Vaticano, mini rimpasto in curia, Semeraro al posto di Becciu e al C-6 entra il cardinale del Congo

Vaticano, mini rimpasto in curia, Semeraro al posto di Becciu e al C-6 entra il cardinale del Congo
di Franca Giansoldati
Giovedì 15 Ottobre 2020, 13:57 - Ultimo agg. 14:00
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Città del Vaticano – Mini rimpasto in curia. Papa Francesco ha nominato Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi – incarico rimasto vacante dopo la defenestrazione del cardinale Becciu - monsignor Marcello Semeraro, finora vescovo di Albano e Segretario del Consiglio di Cardinali, l'organismo nato per aiutare Papa a riformare la curia e per studiare un progetto di revisione della Costituzione Apostolica "Pastor Bonus". Semeraro prende il posto di Becciu, costretto a dimettersi il 24 settembre a seguito dell'inchiesta sulla gestione dei fondi riservati della Segreteria di Stato.

Sempre in mattinata il Papa ha confermato il cardinale Óscar Rodríguez Maradiaga, Arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras) come coordinatore dei cardinali del C-6.

La conferma è arrivata anche per Pietro Parolin, Segretario di Stato; Seán Patrick O'Malley, Arcivescovo di Boston (Stati Uniti d’America); Oswald Gracias, Arcivescovo di Bombay (India); Reinhard Marx, Arcivescovo di München und Freising (Repubblica Federale di Germania); e Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato. A loro si è aggiunto un altro cardinale: Fridolin Ambongo Besungu, Arcivescovo di Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo) e come segretario monsignor Marco Mellino che finora era Segretario Aggiunto. 

Sulla riforma della curia Semeraro, un po' di tempo fa, parlando alla rivista Il Regno, sintetizzava lo schema che sta seguendo Francesco nel ridisegnare l'amministrazione e la gestione del piccolo stato pontificio. Il disegno complessivo, diceva Semeraro,« lo si coglierà compiutamente solo alla fine. Nel riformare la curia romana, papa Francesco segue il metodo di procedere per parti, quasi ad experimentum, e per assestamenti. Gradualmente. Senza incertezze».

Il metodo seguito è praticamente opposto a quello più ovvio e tradizionale: un quadro giuridico ed ecclesiologico generale e poi le scelte concrete sui vari dicasteri, spiegava Semeraro che di fatto lascia il ruolo di Segretario del C-6 per assumere il ruolo di prefetto della Congregazione dei Santi. 

Il Consiglio inizialmente aveva 9 cardinali sceso poi fino a 6 perchè un porporato era stato allontanato per coperture a preti abusatori, un altro aveva compiuto 80 anni e un terzo, il cardinale George Pell, fu costretto a dimettersi da quel ruolo per andare in Australia ad affrontare un processo per pedofilia dal quale risulterà poi completamente scagionato.

Semeraro al Regno aggiungeva che la riforma della Curia romana non va considerata «la riforma della Chiesa, anche se ne è storicamente un capitolo importante»

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