Facoltà teologica silura l'arcivescovo russo Hilarion: non ha mai condannato la guerra in Ucraina

per concessione di Cath-info
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di Franca Giansoldati
Martedì 8 Marzo 2022, 16:23 - Ultimo agg. 10 Marzo, 16:14
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La benedizione del Patriarcato di Mosca ai soldati che partivano per andare a bombardare le città ucraine, l'assist alla linea politica del presidente Putin, la convinzione che l'attacco militare è giustificato per portare il 'bene' e debellare 'il male' e, infine, la goccia che ha fatto traboccare il vaso, il sermone di domenica scorsa quando il patriarca Kirill ha ripetuto come l'Ucraina vada ripulita da quelle forze malvagie e corrotte, portatrici di false libertà e del gay pride. Ce n'era abbastanza perchè la Facoltà di Teologia dell'Università di Friburgo reagisse con una misura mai presa prima, arrivando alla sospensione del metropeolita Hilarion (Alfeyev), direttore del Dipartimento delle relazioni esterne ecclesiastiche del Patriarcato di Mosca. Da ora in poi non sarà più professore ordinario. «Il problema era il suo silenzio di fronte all'aggressione russa in Ucraina» hanno affermato i vertici dell'ateneo secondo quanto riportato dal Centre catholique des médias, Cath-Info.

Russia, la frase shock del patriarca: «Giusto combattere, è contro la lobby gay»

In una dichiarazione pubblica, il professor Mariano Delgado, decano della facoltà di teologia, ha ricordato che il 2 marzo aveva chiesto al metropolita Hilarion di «usare la sua influenza ecclesiastica e politica per condannare pubblicamente e inequivocabilmente l'invasione militare della Russia in Ucraina (... ) e chiedere pubblicamente e inequivocabilmente al presidente Putin di ritirare immediatamente le truppe russe, impegnandosi pubblicamente e inequivocabilmente per una soluzione del conflitto basata sul dialogo, sulla base del diritto internazionale e dei diritti umani.»

In una lettera del 3 marzo, il metropolita Hilarion faceva sapere che lui e la sua Chiesa sono impegnati nel lavoro umanitario, in particolare dal 2014, nel contesto del conflitto ucraino, per aiutare i bisognosi e portare il conflitto alla fine.

Una risposta, hanno replicato gli svizzeri, che non corrisponde a ciò che la facoltà si aspetta da lui in questo momento».

Da qui la sospensione dalla sua posizione di professore ordinario, nonostante anni di fruttuosa collaborazione.

«L'atteggiamento del patriarca Kirill è scandaloso». Come decano della facoltà, il professor Delgado si è detto «particolarmente scioccato dalle dichiarazioni pubbliche della massima autorità del Patriarcato di Mosca riguardo all'invasione militare dell'Ucraina da parte della Russia. I sermoni del 27 febbraio e del 6 marzo in cui il patriarca Cirillo I giustifica la guerra della Russia contro l'Ucraina come una 'lotta metafisica' sono scandalosi dal punto di vista teologico e politico».

Poiché il metropolita Hilarion sembra, con il suo silenzio, avallare la posizione del suo patriarca, la cattedra di ruolo concessagli nel 2011 è sospesa fino a nuovo ordine.

«Il nazionalismo è diventato una nuova religione politica. Dopo la catastrofe della prima guerra mondiale, il nazionalismo, una perversione dell'idea biblica di elezione, è diventato spesso una nuova religione politica. Le chiese e le teologie non sono innocenti in questo processo», lamenta Mariano Delgado. Per il decano della facoltà di teologia, «il coraggio profetico è rappresentato oggi in Russia da laici comuni, sacerdoti e diaconi o da attori della società civile che protestano pubblicamente contro la guerra di Putin, quando hanno più da temere di una leadership ecclesiastica che si lascia corteggiare da lui».

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