Vaticano, sos per salvare un migrante che sta morendo tra Polonia e Bielorussia

Vaticano, sos per salvare un migrante che sta morendo tra Polonia e Bielorussia
di Franca Giansoldati
Mercoledì 13 Aprile 2022, 12:30 - Ultimo agg. 16:06
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Città del Vaticano - Al confine tra Polonia e Bielorussia un altro profugo di serie B sta morendo. Si chiama Hussein Saleh Ali Muhammad, è di nazionalità yemenita ed è nato nel 2004 e i medici volontari polacchi che si sono addentrati nella buffer zone dove ci sono ancora centinaia di immigrati intrappolati nella zona cuscinetto, hanno riferito che se non verrà ricoverato immediatamente rischia la vita. A visitarlo è stata la dottoressa Paulina Bowlik, confermando che il giovane ha un trauma cranico molto grave.

Le foto mostrano un volto cinereo, il labbro spaccato, una ferita sulla nuca causati dalla polizia di frontiera bielorussa che non deve avere usato i guanti di velluto. Hussein, una volta compreso che non sarebbe riuscito ad entrare in Europa, ha deciso di tornare indietro, ma è stato respinto dai bielorussi, condannato così con altri nelle foreste.

Il caso sta circolando ed è rimbalzato su varie scrivanie, rilanciato con forza da Marta Gorczynska, legale della Fondazione di Helsinki per i diritti dell'Uomo,  fino ad arrivare in Vaticano, con una supplica a supporto: fate qualcosa per salvarlo, ma fate presto. Hussein si era messo in viaggio con il fratello Aaron. Per aiutarlo in questi giorni si è mosso anche il sindaco Marcin Wiacek, ma pare che la sua richiesta sia finita nel nulla nonostante abbia provveduto a geolocalizzarlo e comunicare la sua posizione esatta, nella zona attorno a Kuznica, a 60 chilometri da Bialistok. 

Secondo i dati dell’Alto Commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), finora la Polonia ha ospitato circa due milioni e mezzo di persone in fuga dalla guerra tra Ucraina e Russia.

Ma poco lontano dai luoghi di accoglienza, lungo il confine polacco con la Bielorussia ci sono persone bloccate da diversi mesi, che ripetutamente provano a oltrepassare la frontiera per entrare nella Unione europea, rischiando di essere respinte, picchiate e trovarsi faccia a faccia con la morte.

Sono i migranti arrivati mesi fa in Bielorussia che da tempo provano a raggiungere la Polonia ma, a differenza delle centinaia di migliaia di persone che continuano a varcarne i confini in questi giorni, continuano a essere respinti.

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