Vaticano, non c'è pace per il presepe: persino una petizione per far togliere il Guerriero Nero

Vaticano, non c'è pace per il presepe: persino una petizione per far togliere il Guerriero Nero
di Franca Giansoldati
Martedì 22 Dicembre 2020, 08:23 - Ultimo agg. 16:27
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Città del Vaticano - Non c'è pace per il grande presepe artistico a San Pietro. Bersagliato di critiche dal New York Times e dal Guardian, giudicato inadatto sui social e riempito di sfottò in varie lingue per le linee avveniristiche e stilizzate che hanno sollevato dubbi sui simboli arcani nascosti nelle grandi statue di ceramica raffiguranti la natività. Una esagerazione, ovviamente, eppure l'allestimento presepiale più importante al mondo continua a fare discutere.

La bufera che ha travolto la rappresentazione del Natale in piazza san Pietro ha avuto una escalation inusuale fino a sfociare, in questi giorni, in una insolita petizione su Change.org con l'obiettivo di far togliere dall'allestimento almeno la statua che raffigura il guerriero nero, effettivamente piuttosto lugubre e cupa, con un teschio ben visibile scolpito sopra l'elmo.

Il personaggio al momento è collocato - da chi ha allestito la scena - accanto all'astronauta, tra qualche pecorella e, poco più in là, a un pastore. 

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Nei giorni precedenti sui social aveva iniziato ad affiorare la domanda: cosa diamine ci fa un personaggio del genere nel presepe? Che significato ha? Qualcuno lo ha paragonato ad uno dei protagonisti di Star Wars, naturalmente il più cattivo, qualcun altro è andato persino a scomodare il diavolo. Fatto sta che è partita in sordina, crescendo sempre di più, un movimento per implorare al Vaticano di togliere dalla sacra rappresentazione il “guerriero dark".

«Fermo restando il valore culturale del presepe di Castelli nella provincia di Teramo ed il momento storico durante il quale fu fatto (anni sessanta e settanta) che spiega la presenza di un astronauta, risulta inappropriato aver messo una figura di guerra e di morte in una scena del Natale di Gesù» si legge. Nella petizione non si danno minimamente giudizi sull'estetica artistica dei manufatti di ceramica, semmai si riflette sull'opportunità far sparire il guerriero nero, attualmente a qualche metro dalla culla del Bambinello. 

«Il presepe è un segno della tenerezza del caldo amore di Dio verso i suoi figli già flagellati dalla pandemia, era opportuno mettere nella piazza più cattolica del mondo quel totem che riportarci ad altre e più ferali immagini?» Qualcun altro, sempre sui social, in vena di ironie, scherza persino sul fatto che il Guerriero Nero in realtà è solo il Covid che in questo Natale sta minacciando tutti quanti. 

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