Prete fa un'omelia no vax, i fedeli lasciano la chiesa. Don Tarcisio definì Greta Thunberg «un pericolo»

Due anni fa stessa secena quando definitì Greta Thunberg “un pericolo per i giovani“

Prete fa un'omelia no vax, i fedeli lasciano la chiesa. Don Tarcisio definì Greta Thunberg «un pericolo»
Prete fa un'omelia no vax, i fedeli lasciano la chiesa. Don Tarcisio definì Greta Thunberg «un pericolo»
Domenica 2 Gennaio 2022, 10:31 - Ultimo agg. 17:09
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Tre anni fa aveva già fatto parlare di sè per avere inserito nel bollettino parrocchiale un articolo in cui si criticava Greta Thunberg, considerata «un modello pericoloso per i giovani». Adesso don Tarcisio Colombo, parroco di Casorate Primo (Pavia), comune del Pavese al confine con la provincia di Milano, provoca nuove polemiche per la sua omelia «no vax» pronunciata in occasione della messa di fine anno da lui celebrata nel pomeriggio di venerdì 31 dicembre. Le sue parole hanno suscitato la reazione di diversi fedeli, che si sono alzati dai loro posti lasciando la chiesa.

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«Durante il Te Deum - racconta una delle persone presenti - è salito a fare la predica e ha cominciato a dire che avrebbe dovuto fare un riassunto di tutto quello che era successo nel 2021, a cominciare dalle cose negative.

E ha cominciato a fare una predica completamente sui no vax». La testimone racconta che il parroco, nell'esprimere il suo punto di vista non si sarebbe limitato ad esprimere il suo dissenso rispetto alla linea del governo sui vaccini ma «è andato un po' oltre, e a un certo punto un signore si è messo a urlare: 'Allora, fuori tutti, ma siamo ancora qui ad ascoltarlo?'». Il parroco però non si sarebbe interrotto e avrebbe concluso l'omelia e la messa. «Le persone si sono spaventate - afferma un altro fedele, anche lui presente alla messa di fine anno - hanno lasciato la celebrazione a metà e sono uscite». «Rispettiamo le idee di tutti, ognuno può fare ciò che vuole ma basta guardarsi intorno per vedere quello che succede - dice un'altra testimone - un esempio ci deve essere, anche dal pulpito». 

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La difesa del sacerdote

Don Tarcisio, un parroco 'non molto ben vistò dalla popolazione di Casorate Primo, secondo alcuni fedeli presenti alla messa, si è difeso dalle critiche: «Nella vita - ha affermato - bisogna sapere ascoltare anche chi ha un'opinione diversa dalla propria. Se in questa fase storica si dice qualcosa di diverso sulla pandemia rispetto al sentire comune si viene additati come no vax». Il sacerdote non ha voluto dire se si è vaccinato contro il Covid-19: «A questa domanda rispondo solo ai medici, sulle questioni personali di salute non c'è bisogno di dare risposte a persone che non siano dottori». La parrocchia di Casorate Primo (Pavia), intitolata a San Vittore Martire, fa parte dell'arcidiocesi di Milano che ha fatto sapere di avere «una posizione netta e chiara, espressa da sempre, a favore dei vaccini, del green pass e della politica del governo per contrastare il Coronavirus».

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Verifiche della diocesi milanese

Il vicario di zona, monsignor Michele Elli, è in contatto - è stato spiegato - con il prete per capire cosa sia davvero avvenuto e quali fossero i contenuti dell'omelia. Se cioè si possa essere determinato un fraintendimento«. È stato anche ricordato che dall'inizio della pandemia diverse parrocchie hanno messo a disposizione spazi per procedere alle vaccinazioni e in alcune sono state allestite strutture diventate dei veri hub vaccinali che hanno potuto inoculare i vaccini a migliaia di persone. Più volte l'arcivescovo Mario Delpini ha visitato questi luoghi e diversi altri centri vaccinali per incoraggiare i volontari e i medici per il loro lavoro e dare la sua benedizione.

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