«Preti, celibato indispensabile». Ratzinger incalza Bergoglio

«Preti, celibato indispensabile». Ratzinger incalza Bergoglio
«Preti, celibato indispensabile». Ratzinger incalza Bergoglio
di Franca Giansoldati
Lunedì 13 Gennaio 2020, 07:54 - Ultimo agg. 07:55
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CITTÀ DEL VATICANO - «Non posso tacere». Forse sarà l'ultima grande battaglia del grande Teologo per impedire che nella Chiesa faccia breccia la possibilità di ordinare preti sposati. Joseph Ratzinger è tornato in campo, rompendo ancora una volta il silenzio, per pronunciarsi con fermezza contro quel vasto movimento trasversale che potrebbe portare all'abolizione del celibato sacerdotale. Una questione dibattuta e lacerante sulla quale si stanno misurando proprio in questo periodo - anche i vescovi tedeschi attraverso delle consultazioni sinodali che per un biennio riguarderanno possibili riforme su temi come il celibato e il sacerdozio femminile.

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A raccontare per filo e per segno questa ultima incursione pubblica da parte del Pontefice emerito è il quotidiano Le Figaro che ha anticipato un libro scritto a quattro mani con il cardinale conservatore Robert Sarah. Il volume pubblicato da Fayard, è intitolato Dal profondo dei nostri cuori (Des profondeurs de nos coeurs) e si tratta di una articolata riflessione su vari aspetti della vita della Chiesa, in merito alla fede e al cammino teologico che è in corso.

Il nodo del celibato è affiorato con prepotenza al sinodo sull'Amazzonia. In questa regione vasta quasi quanto l'Europa, la scarsità delle vocazioni ha portato alcuni vescovi e cardinali a perorare la causa dell'abolizione del celibato. Lo stesso Papa Francesco in alcune occasioni, parlando loro, si sarebbe mostrato disposto ad ascoltare le richieste di quella regione, magari attraverso una deroga speciale con la possibilità di prevedere l'ordinazione per i diaconi permanenti. Una ipotesi che adesso dovrà essere vagliata attentamente visto che nei prossimi giorni il Papa dovrà pubblicare la esortazione post-sinodale dedicata all'Amazzonia. Tra quelle pagine potrebbe esserci qualche apertura, cosa che sta già allarmando ampi settori della Chiesa di stampo più tradizionalista, i quali, anche durante il sinodo, hanno fatto presente che sarebbe un grave rischio perché aprirebbe inevitabilmente un processo di revisione difficile da fermare.

LEGAME SPECIALE
È questa la terza volta che Benedetto XVI interviene con tutta la sua autorevolezza: la prima fu nel 2017 sulla questione della liturgia e poi nel 2019 sulla pedofilia. Ratzinger e Sarah chiedono alla «Chiesa intera di non lasciarsi impressionare dal cattivo patrocinio, dalle messe in scena teatrali, dalle menzogne diaboliche, dagli errori della moda che vorrebbero svalutare il celibato sacerdotale». Dal punto di vista teologico spiegano che il celibato sacerdotale ha un «legame speciale, ontologico con il sacramento del sacerdozio. Tutti i tentativi di sminuire questo legame costituiranno una sconfessione del Magistero del concilio e dei Papi». Per questo «chiediamo umilmente a Papa Francesco di proteggerlo definitivamente da una eventualità del genere mettendo il veto a tutto ciò che porterebbe ad un indebolimento della legge celibataria sacerdotale, anche in una sola regione geografica». A questa frase se ne aggiunge un'altra ancora più pesante. Sarebbe «una catastrofe pastorale, e causerebbe una confusione ecclesiale enorme».

Papa Francesco tornando dal Panama, due anni fa, ai giornalisti in volo aveva detto che «il celibato è un dono per la chiesa e non ci sarà un cambiamento per rendere il celibato dei sacerdoti una opzione, come già avviene nella Chiesa cattolica di rito orientale. Io non lo farò, e questo rimane chiaro». Tuttavia i dubbi restano, anche perché qualche tempo fa il Segretario di Stato, Pietro Parolin si era detto convinto che il Magistero non può essere considerato un monolite immutabile e che potrebbe essere utile confrontarsi «L'insegnamento circa il celibato ecclesiastico, che risale alla tradizione apostolica, ha trovato nel corso della storia differenti modalità espressive nella maggioranza delle Chiese orientali, dove gran parte dei preti sono già legittimamente sposati». E poi, in fondo, anche San Pietro era sposato visto che nei Vangeli si parla della guarigione di sua suocera.
 
 

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