Città del Vaticano - «Il consumismo ci ha sequestrato il Natale». Il Papa all'udienza generale si sofferma sul Natale e ai fedeli di tutto il mondo collegati via streaming ricorda il vero senso della festa. «Il Natale è diventato una festa universale, e anche chi non crede percepisce il fascino di questa ricorrenza. Il cristiano, però, sa che il Natale è un avvenimento decisivo, un fuoco perenne che Dio ha acceso nel mondo, e non può essere confuso con le cose effimere».
Il consumismo, la corsa ai regali e al superfuo rischia di soffocare la festa cristiana. «E' importante che non si riduca a festa solamente sentimentale o consumistica, ricca di regali e di auguri ma povera di fede cristiana».
Da qui l'appello: «E' necessario arginare una certa mentalità mondana, incapace di cogliere il nucleo incandescente della nostra fede. Il Natale ci invita a riflettere, da una parte, sulla drammaticità della storia, nella quale gli uomini, feriti dal peccato, vanno incessantemente alla ricerca di verità, di misericordia, di redenzione; e, dall'altra, sulla bontà di Dio, che ci è venuto incontro per comunicarci la Verità che salva e renderci partecipi della sua amicizia e della sua vita. Questo dono di grazia lo riceviamo attraverso la semplicità e l'umanità del Natale, e può rimuovere dai nostri cuori e dalle nostre menti il pessimismo, che oggi si è diffuso a causa della pandemia».
Infine una raccomandazione ai cattolici: «in questi giorni di festa non dimentichiamo le persone sole, malate e bisognose. Basta una telefonata per trasmettere loro un raggio della luce di Natale. Il Signore ricompenserà questo».