Austria, ecco la Fondue-Gondel: ex cabina di una funivia oggi riadattata a stube

La Fondue-Gondel dello Spa Hotel Jagdhof di Neustift
La “Fondue-Gondel” dello Spa Hotel Jagdhof di Neustift
di Sabrina Quartieri
Giovedì 15 Luglio 2021, 08:00 - Ultimo agg. 08:07
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Il legno chiaro del pino cembro, in alcuni tratti anche intagliato e tipico degli arredi tirolesi, riveste le pareti, sprigionando un odoroso aroma di boschi d’alta quota. I tessuti rossi e bianchi delle sedute, dei cuscini e delle tendine danno un tocco di stile tradizionale all’ambiente che, al centro, ospita un tavolo rotondo capace di far sedere fino a cinque persone, per una cena speciale da condividere. La location, infatti, è d’eccezione: si tratta di una ex cabina di un impianto di risalita riadattata a stube. Ovvero la stanza della casa che, in passato e per diversi secoli, nella regione alpina a sud e a nord del Brennero, ha confortato le famiglie durante i lunghi e rigidi inverni, grazie al tepore di una grande stufa in maiolica.

La cosiddetta “Fondue-Gondel”, rinomata per essere il più piccolo ristorante gourmet del Tirolo austriaco, si trova nel terrazzo panoramico dello Spa Hotel Jagdhof di Neustift, l’unico a 5 stelle della Valle dello Stubai e parte del brand Relais & Châteaux.

Sempre prenotabile per una cena che comincia intorno alle ore 19, l’insolita stube nei mesi estivi propone tipicità della casa, mentre in inverno è specializzata in fondute di carne, formaggio o cioccolato da leccarsi i baffi. L’esperienza è da non perdere, soprattutto per le coppiette di innamorati che sognano una serata ad alto tasso di romanticismo e di bontà tirolesi! 

 

Spiega il Marketing della struttura: «Il prezzo di una “Fondue Chinoise”, a base di carne, brodo e salse a piacere, o di una “Fondue Bourgeoise” (anche detta “Bourguignonne”, con la cottura nell’olio bollente) è pari a 36 euro a persona; costa 32, invece, la versione al formaggio, mentre quella al cioccolato (bianco, nero o al latte) proposta come dessert, si paga 12. Chi soggiorna allo Jagdhof in mezza pensione – si precisa – ha uno sconto di 15 euro». La stube, segnalata all’esterno con una freccia che riporta il nome di “Talstation Fondueexpress” (che sta per stazione a valle del treno espresso della fonduta), è inserita tra l’altro in un contesto unico, con svettanti cime di tremila metri e il ben visibile Ghiacciaio dello Stubai a rendere indimenticabile il colpo d’occhio. 

Il tavolo, durante i mesi più rigidi, viene preso d’assalto ed è difficile trovarlo libero, a meno che non si prenoti con diversi giorni di anticipo. Del resto, l’inverno in Tirolo è la “stagione della fonduta” ed è anche il periodo dell’anno in cui la ex cabina si veste di incanto, con grondanti fiocchi di neve che la ricoprono di un soffice e candido manto. Il suo interno è riscaldato così bene, poi, che si riesce tranquillamente a trascorrere la serata in un ambiente pieno d’atmosfera e, per di più, in compagnia di un fumante piatto a base di carne, formaggio e cioccolato, tutto da assaggiare. A preparare le varianti di fonduta è lo chef teutonico Boris Meyer, coadiuvato dalla sua brigata. Allo Jagdhof è sempre lui a deliziare i palati anche con le gemme culinarie del territorio, o austriache e internazionali, ai tavoli dell’esclusivo ristorante Hubertus Stube, insignito di 4 cappelli Gault & Millau. 

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