L’8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione, rappresenta tradizionalmente l’inizio delle festività natalizie. La celebrazione ha origini nelle antiche tradizioni cristiane ed è stata ufficializzata dal pontefice Pio IX nel 1854 che nella bolla “Inefabbilis Deus” ha proclamato dogma il “concepimento senza macchia” della Vergine Maria. Contrariamente a quanto si è soliti pensare, l’Immacolata Concezione non fa riferimento al concepimento di Gesù Cristo a opera dello Spirito Santo, bensì celebra il fatto che la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale sin dal suo concepimento da parte dei genitori, Sant’Anna e San Gioacchino. A questo si deve la scelta della data: cade esattamente nove esatti prima della Natività di Maria, fissata all’8 settembre.Se in molte case italiane l’Immacolata vede ancora le famiglie riunirsi per decorare l’albero di Natale e allestire il presepe, tante sono le tradizioni che coinvolgono città e paesini lungo tutta la penisola.
Festa dell'Immacolata, come e dove si celebra
Mentre a Milano prosegue la fiera degli “Oh Bej! Oh Bej!”, storico mercatino che si inaugura il 7 dicembre con la festa di Sant’Ambrogio, patrono della città; a Roma il fulcro delle celebrazioni è rappresentato dalla colonna dell’Immacolata, al lato di Piazza di Spagna. Dal 1923 i Vigili del fuoco offrono una corona alla Vergine, mentre il Papa si reca in visita per una preghiera: a causa della pandemia, niente cerimonie pubbliche per Francesco, che si dedicherà a un momento di devozione privata. Sempre che non sorprenda tutti come ha fatto lo scorso anno, quando il pontefice si è recato all’alba, in una Roma deserta, a rendere omaggio alla Madonna. A Napoli il culto dell’Immacolata Concezione ruota attorno all’obelisco di Piazza del Gesù a lei dedicato: in quest’occasione è il sindaco della città a porgere un fascio di rose che i pompieri depongono tra le mani di Maria. All’ombra del Vesuvio, la ricorrenza non poteva che essere accompagnata anche da un dolce: i biscotti roccocò, molto duri a base di mandorle e canditi, vengono sfornati per la prima volta all’Immacolata e gustati, magari inzuppati nel vino, fino al termine delle festività natalizie.
8 dicembre, in Campania sopravvivono falò e processioni
Tra le tradizioni che sopravvivono per l’Immacolata, grande valore hanno ancora al Sud, e in particolare in Campania, i falò.
Immacolata, la patrona delle Due Sicilie… anche a tavola
La festa dell’Immacolata Concezione è molto sentita al sud, dove alle celebrazioni religiose si affiancano riti gastronomici. In Salento, ad esempio, il 7 dicembre si tende a non cucinare fino al pomeriggio: a pranzo si consuma soltanto una puccia, con tonno, formaggio e capperi, mentre a cena si gustano piatti base di pesce o carne accompagnati da rape ‘infucate e pittule, frittelline di pasta di pane ottime con vincotto di uva o fichi. Il pranzo dell’Immacolata prevede invece che sulla tavola non manchi mai il baccalà, re anche dell’otto dicembre siciliano. Sull’isola, particolare attenzione è dedicata ai dolci: mentre si prepara l’albero, le case si riempiono del profumo della petrafennulla, una sorta di torrone, della mustazzola, preparata con farina e vin cotto, e sopratttutto del buccellato. Con la sua forma rotonda, questa pasta frolla ripiena di fichi secchi, mandorle, uva passa e scorza d'arancia, vuole ricordare proprio la corona di stelle della Vergine Maria, oltre che la rotondità del ventre materno.
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