Isole Tremiti, le perle dell'Adriatico dove l'estate non finisce mai

Isole Tremiti
Isole Tremiti
di Maria Serena Patriarca
Sabato 26 Settembre 2020, 15:58
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Ci sono luoghi dove l’estate si prolunga ben oltre il 21 settembre. Uno di questi è l’arcipelago delle Tremiti, le isole pugliesi a largo del Gargano fiore all’occhiello del mare Adriatico. San Domino, San Nicola, piccolissima e caratterizzata dall’Abbazia che viene definita la “Montecassino del mare”, Capraia, Cretaccio (poco più di uno scoglio) e Pianosa: il paradiso per gli amanti di acque cristalline e paesaggi da cartolina si snoda attraverso queste cinque isole dove la natura selvaggia fa ancora da padrona. Le uniche due isole abitate sono San Domino e San Nicola.

Lucio Dalla considerava le Tremiti il suo “buen retiro” e amava così profondamente le acque di queste isole che la sua canzone “Com’è profondo il mare” sembra fosse ispirata proprio a questi luoghi del cuore del cantautore. Isole la cui origine si intreccia con la leggenda e la mitologia, visto che venivano definite “Insulae Diomedeae”, dal nome di Diomede, l’eroe greco narrato da Omero che, dopo essere arrivato nel Gargano e aver sposato la figlia del re Dauno, si dice abbia gettato in mare enormi massi da cui si generarono le Tremiti, appunto, con lo scopo di definire i confini del suo nuovo regno, ovvero la Daunia.
 

 

Insenature sabbiose, ma anche baie rocciose e promontori a picco sul mare: le Tremiti affascinano per questo mix di contrasti che evoca un fascino quasi arcano. Il Parco Marino delle Isole Tremiti nacque nel 1989 come parte del Parco Nazionale del Gargano e ancora oggi conserva uno degli habitat naturali più ricchi e belli del Mediterraneo, dove vivono indisturbati una miriade di pesci, anche in forza della lontananza dai circuiti turistici di massa. Dentici, aragoste, astici, in un tripudio di coralli neri e gorgonie sono i veri padroni “underwater” dell’arcipelago. San Domino è la più estesa dell’arcipelago, ed è anche la meta ideale per chi ama scoprire in barca veri tesori del mare, come la grotta del Bue Marino, la grotta delle Viole o la grotta delle Rondinelle, ma anche calette pittoresche come Cala Matano e Cala dei Benedettini. Capraia, al largo della quale si trova una statua sommersa di Padre Pio, Pianosa, la meta preferita dai patiti di snorkeling, e Cretaccio, con le loro calette, i fondali da sogno e la fitta vegetazione sono senz’altro le più selvagge fra le Tremiti.

Gli amanti dell’arte e della storia prediligono invece San Nicola, con l'imponente abbazia che ha le sembianze di una vera e propria fortezza, tra chiostri e torri. Il nome originario dell’Abbazia è proprio Santa Maria a Mare, e si dice sia stata fondata da un eremita e poi ampliata dai monaci benedettini nel 1405, fino a venire fortificata da Carlo II d’Angiò. Da non perdere a San Nicola il Castello dei Badiali, un altro sito storico di grande fascino. La possibilità di curiosare non si esaurisce neanche a tavola, dal momento che la gastronomia delle Isole offre proposte curiose e particolari, come le polpette di meduse o le treccine, caratteristici dolci a base di anice.
Per il clima ottimale che  caratterizza le Tremiti, anche il mese di ottobre è ideale per una vacanza alla scoperta questo arcipelago, dove l'estate sembra non finire mai. Le isole si raggiungono in aliscafo o in traghetto da Termoli; anche da Vasto, Vieste e Peschici, ma solo durante la stagione turistica.

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