Viaggio a Sauris, tra mistero e tradizione al cospetto delle Dolomiti

Sauris (ph. Luciano Gaudenzio)
Sauris (ph. Luciano Gaudenzio)
di Chiara Todesco
Lunedì 10 Giugno 2013, 12:59 - Ultimo agg. 13 Giugno, 19:32
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isolato quanto basta per conservare autenticit, tradizioni e un po’ di mistero. Questo il suo fascino. Sauris un paesino che sorge tra le montagne della Carnia, in Friuli, fra i 1200 e i 1400 metri di altitudine.
Si raggiunge risalendo la stretta valle del Lumiei dominata dalle cime dolomitiche e ricca di scorci spettacolari, che da Ampezzo si incunea per una decina di chilometri fra le rocce del torrente Lumiei e poi si apre nella verdissima conca di Sauris. Un viaggio che vale la pena di fare per svariati motivi. Intanto per la sua architettura tradizionale: particolari sono le costruzioni caratterizzate da elementi semplici e funzionali. È sicuramente da visitare la chiesa di S. Lorenzo, a Sauris di Sopra, che ha un campanile con un'alta cuspide ricoperta di scandole, mentre al suo interno custodisce un importante altare del Cinquecento, opera di Michael Parth.

Da vedere anche il santuario di Sauris di Sotto che conserva un prezioso altare a sportelli di legno intagliato, dorato e dipinto da Parth da Brunico nel 1524. Vi sono anche numerosi ex voto dei pellegrini che per secoli vennero fin quassù per venerare S. Osvaldo, del quale qui è conservata una reliquia.

Sauris è un luogo particolare anche perché dal XIII secolo è un’isola linguistica tedesca: si narra che questa comunità germanofona sia stata fondata da coloni giunti dall'Austria, che portarono con sé gli usi e costumi della terra d'origine. Le difficoltà di collegamento con i paesi vicini hanno permesso di mantenere intatte nel tempo le tradizioni sia nella parlata (un dialetto alto tedesco) che nelle feste religiose e popolari, senza dimenticare la gastronomia.

Uno dei pezzi forti di Sauris, infatti, è proprio il suo prosciutto crudo leggermente affumicato secondo la ricetta della tradizione locale: si ottiene grazie al metodo che brucia vari tipi di legno e aromatizza la carne con i profumi dei boschi circostanti. Tra gli appuntamenti dell’estate c’è anche la Festa del prosciutto: nei weekend del 13-14 e del 19-20 luglio. Di antica tradizione è anche la produzione del formaggio di malga. Il tutto lo si gusta sorseggiando la buona birra artigianale (Zahre Beer), integrale, non pastorizzata né filtrata.

I NOSTRI CONSIGLI:

Per info turistiche:

www.sauris.org

www.carnia.it

www.turismofvg.it

www.borghiautenticiditalia.it

Dove dormire

Ampia la scelta fra alberghi, agriturismo, appartamenti, B&B, case per ferie o rifugi alpini. Si può scegliere anche l’albergo diffuso i cui alloggi, ricavati in edifici tradizionali mantengono intatte le originarie caratteristiche architettoniche (www.clubalbergodiffuso.it).

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