Senerchia, la rinascita dopo il terremoto: l'incanto della sua oasi naturale

Senerchia, la rinascita dopo il sisma: l'incanto della sua oasi naturale
Senerchia, la rinascita dopo il sisma: l'incanto della sua oasi naturale
di Lucilla Quaglia
Lunedì 6 Settembre 2021, 14:27
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L’orologio che divide la parte nuova da quella vecchia, posto sopra ad un grande arco in marmo, segna le 19,35 di quell’indimenticabile 23 novembre del 1980. L’ora del devastante sisma il cui epicentro fu individuato proprio a pochi passi dal piccolo comune. All’esterno della costruzione si leggono i nomi di tutte le vittime. Siamo nel bel comune irpino di Senerchia, in provincia di Avellino. Tornare qui dopo aver visto solo rovine è davvero un’emozione. All'inizio del paese sono ancora visibili due costruzioni in legno, residuo dei primi ripari provvisori destinati ai terremotati, oggi gestite da una comunità religiosa.

 

Senerchia, la rinascita dopo il sisma

Da una serie di devastazioni inimmaginabili, strade e pareti di montagna franate, è rinato, nel tempo, un nucleo molto interessante e moderno che possiede anche una particolare oasi come il Parco della Caccia, con le sue meravigliose cascate e la particolare fauna che vanta molte specie di mammiferi come il lupo, il gatto selvatico, la volpe, il tasso, il ghiro, il moscardino. A 600 metri di altezza, Senerchia oggi rappresenta una delle mete più particolari della zona montuosa dove sorge.

Ma ci sono voluti tanti anni per tornare alla normalità.

La ricostruzione

I primi soldi della ricostruzione sono arrivati, per i prefabbricati, all’inizio del 1981 con la legge 219 e con regolarità dal 1982 in poi. Non c’era rimasto nulla delle abitazioni: la zona dove si è ricostruito successivamente era infatti un castagneto. La prima ricostruzione vera e propria inizia dopo l’86. Intorno al ’94 è completato tutto. Nel 2000 viene inaugurata la rete del metano.

Altro discorso per la zona dell'antico borgo, che guarda il parco dell'oasi naturale, ancora in attesa dei fondi per la messa in sicurezza e la ricostruzione. Qui nelle case, se uno vi entra, sono ancora gettati per terra vestiti, libri, piatti, alla rinfusa. Segno di una fuga precipitosa. Le porte di ingresso divelte sulle belle ceramiche di Vietri. Quasi tutto fosse accaduto da poco. “Per il borgo abbiamo presentato varie richieste di finanziamenti. Uno – dice il sindaco Beniamino Grillo – lo abbiamo presentato al ministero per i Beni Culturali. Un milione di euro per completare internamente le case fin qui ristrutturate con i finanziamenti della Regione Campania. Abbiamo chiesto poi altri due/tre milioni di euro all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Ovviamente solo per completare le prime abitazioni. Speriamo che in due/tre anni si porterà a termine almeno la ristrutturazione di una prima parte del borgo”.

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Inoltre c’è bisogno di potenziare la ricettività. Il paese possiede infatti solo due bed and breakfast e una pizzeria sulla piazza principale. A valle gode di un rinomato ristorante: La Masseria. Due agriturismi della zona sono ancora chiusi causa Covid. La località punta tutto sul turismo, vista la pesante emorragia di giovani subita nel tempo per via della crisi delle aree industriali. L'Oasi della Valle della Caccia rappresenta certamente il suo fiore all'occhiello. Un tempo gestita dal Wwf, oggi è a totale carico del comune e rientra nel Parco regionale dei Monti Picentini, uno dei più grandi parchi naturalistici della Campania e uno dei più importanti bacini idrici dell’Italia meridionale.

L’Oasi Valle della Caccia

Visitare l’Oasi Valle della Caccia di Senerchia è un’imperdibile esperienza sensoriale. Il percorso naturalistico, ora chiuso causa Covid e in attesa di riaprire, risale dolcemente lungo le rive del torrente Acquabianca, tra sentieri ombreggiati e ponticelli in legno, attraverso uno splendido bosco in cui sono presenti il raro pino nero e faggi. Passo dopo passo, l’incanto cresce progressivamente guidato dal suono costante e mutevole dell’acqua, un suono che esplode fragorosamente quando si giunge alla meta finale dell’escursione: una bellissima cascata, incastonata in una spaccatura del monte, che cade potente levigando la roccia.

La Grotta Profunnata

Chi arriva da queste parti, poi, non può non andare alla scoperta di un nuovo e avvincente percorso trekking per appassionati: il "Sentiero Oasi Valle della Caccia - Grotta Profunnata". Si parte da 505 metri, nei pressi dell'ingresso dell'oasi, e percorrendo i circa 2,5 km del percorso si giunge all'ingresso della "Grotta Profunnata", a 955 metri, e al suo spettacolare "belvedere". Il percorso è impegnativo (pendenza media del 18%): la grotta può essere esplorata da personale esperto e munito di attrezzatura speleologica. Chiunque può comunque godere di uno splendido percorso immerso in una natura incontaminata.

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