Meno design, più atmosfera: le 3 regole del galateo dell'albero di Natale

Dall'albero ecologico al fai da te: le regole per un perfetta atmosfera natalizia

Nicola Santini, giornalista e esperto di galateo. Credits: L'emporio dell'olmo
Nicola Santini, giornalista e esperto di galateo. Credits: L'emporio dell'olmo
di Caterina Chiara Carpanè
Martedì 23 Novembre 2021, 16:11
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«Il Natale, quando arriva arriva!» recitava Renato Pozzetto in una pubblicità di qualche tempo fa. A giudicare dalle vetrine dei negozi, dagli scaffali dei supermercati e, soprattutto, da qualche scroll sui social network pare che le festività ormai inizio già con il mese di novembre. D’altronde Chiara Ferragni, trend setter per eccellenza, già da qualche settimana ha illuminato la sua casa con un luccicante albero multicolor dando ufficialmente il via al periodo natalizio. Tra l’apprezzamento dei follower e le critiche dei puristi dell’8 dicembre, il post ha scatenato un dibattito: quando va fatto l’albero di Natale?

Albero di Natale, le regole del galateo

«Secondo il galateo, l’albero di Natale arriva con l’avvento, - spiega Nicola Santini, esperto di bon ton e conduttore di “We love design”, in onda su Mediaset Infinity. - Le decorazioni servono ad accompagnarci durante le festività, in un periodo non superiore al mese, dall’Immacolata fino all’Epifania».

1. Sì all’unione di tradizione e attualità e no al consumismo

«Al Natale tutti associano dei ricordi, quindi come per le nozze, è importante riportare sull’albero un piccolo oggetto che riconduca alle proprie origini», fa sapere Santini.

Meglio evitare le tendenze estreme del momento, come alberi griffati o monocromatici: «Ciò non significa restare perennemente ancorati al passato: si può pensare di aggiungere qualcosa di nuovo ogni anno, rinnovare degli addobbi, anche perché in questo modo si sostiene l’economia. L’importante è non dimenticare il valore di questa festa».

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2. Sì all’albero ecologico e no all’angolo instagrammabile

«Il galateo va sempre a braccetto dell’ecologia, - racconta Santini, - Quindi per chi preferisce un abete, meglio utilizzare le punte, il cui taglio non rovina la pianta; altrimenti meglio orientarsi su un albero finto, riutilizzabile». E non per forza enorme: «Le abitazioni contemporanee raramente offrono grandi spazi. Piuttosto di un albero di due metri difficile da collocare, è preferibile decorare tutta la casa, ad esempio con delle corone sulla porta e delle luci sulla consolle dell’ingresso», consiglia il conduttore, che aggiunge: «Si deve poter entrare a casa e respirare subito lo spirito del Natale, che non può essere relegato in un angolo perfetto solo per un post su Instagram».

3. Sì al fai da te e no al design

Tradizione, contemporaneità ma anche manualità: «Il galateo promuove la ritualità del fare le cose per bene: ecco perché è importante creare qualcosa con le proprie mani, magari in compagnia di familiari, amici e coinquilini,-  suggerisce il giornalista. – Realizzare insieme dei piccoli addobbi, ma anche confezionare un centrotavola commestibile o decorare dei rami di agrifoglio con i propri cari crea proprio quello spirito che è autenticamente Natale. In rete i tutorial del Christmas diy (dall'inglese do it yourself, il nostro fai da te) sono tantissimi e possono fornire idea molto carine, realizzabili con materiali facili da reperibili e senza il bisogno di grandi doti artistiche. Insomma la regola resta solo una: meno design e più atmosfera». E se lo dice il conduttore di We love design...

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