Indiano arrestato al primo giorno di
lavoro in conceria: tentato omicidio

Indiano arrestato al primo giorno di lavoro in conceria: tentato omicidio
di Luca Pozza
Sabato 23 Luglio 2016, 15:54
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ALONTE - Era al suo primo giorno di lavoro, come operaio in una conceria di Alonte, quando la Squadra Mobile di Vicenza, al termine di una brillante operazione, svolta in pochi giorni, l'ha rintracciato e arrestato con una pesante accusa, quella di tentato omicidio in concorso. A quel punto per Baljinder Singh, 26 anni, residente nel Vicentino (risulta avere abitato a Gambellara, Arzignano e ultimamente Montecchio Maggiore), sono scattate le manette. Ora si trova rinchiuso nel carcere di Cremona, assieme a due connazionali, Jaspreet Singh, 34enne e Jatinder Singh, 30enne.

La polizia di Cremona ha iniziato gli accertamenti dopo un episodio avvenuto lo scorso 26 giugno quando nella città lombarda è stata segnalata una violenta aggressione nei confronti di un indiano da parte di due persone (risultati poi essere gli amici del vicentino) che, dopo aver spruzzato dello spray urticante sul viso del loro connazionale, hanno iniziavato a colpirlo con un grosso coltello, una sorta di machete, ferendolo gravemente alla spalla, alle braccia e alla mano sinistra, amputandogli due dita nel tentativo di colpirlo alla testa. Solo l’intervento di alcune persone ha fatto desistere i due aggressori, che si sono fuggiti a bordo di un’auto.

Le indagini svolte dalla locale questura hanno consentito di identificare sia i due aggressori sia il mandante, risultato essere per l'appunto Baljinder. I primi due sono stati arrestati nel Bresciano, a Bagnolo Mella, all’interno di un salone da parrucchiere, mentre nel contempo il mandante era al lavoro nella conceria. Il movente dell’aggressione sarebbe passionale dato che la vittima aveva avuto in passato una relazione con una donna italiana 31enne della quale Baljinder si era invaghito, e che continuava a frequentare visto che proprio il giorno dell’aggressione la ragazza era in compagnia dell’aggredito.

Nel corso dell’operazione, sono state effettuate delle perquisizioni che hanno consentito di trovare all’interno dell’auto su cui erano saliti i primi due arrestati, utilizzata anche in occasione dell’agguato, una katana, due bombolette di spray urticante e alcuni grammi di eroina.
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