Asportato tumore al cervello a un 12enne rimasto sveglio. Il video

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Al Policlinico di Bari è stato rimosso un tumore della grandezza di una pallina da ping pong che aveva attaccato il cervello di un bambino di 12 anni. Il delicato intervento è stato realizzato tenendo sveglio il piccolo paziente che, in sala operatoria, ha risposto con precisione alle domande della neuropsicologa mentre i neurochirurghi operavano. La massa tumorale era localizzata nelle aree cerebrali che controllano la produzione e comprensione del linguaggio. La procedura di awake surgery, l'intervento di neurochirurgia effettuato con anestesia locale che prevede che il paziente resti vigile e collaborativo, è stata eseguita per la prima volta su un paziente di età pediatrica al Policlinico di Bari dall'equipe del professore Francesco Signorelli, direttore dell'unità operativa di Neurochirurgia universitaria. «Due episodi di blocco della parola (»speech arrest«) e la localizzazione della lesione nei pressi dell'area del cervello che controlla la produzione del linguaggio, ci hanno fatto propendere per l'esecuzione dell'intervento di resezione della massa neoplastica da sveglio», spiega Signorelli. La proposta di effettuare l'intervento da sveglio è stata prima discussa dall'équipe multidisciplinare di Neuro-Oncologia Pediatrica, coordinata dalla dottoressa Teresa Perillo, con il ragazzo e la sua famiglia. L'asportazione è durata circa cinque ore, l'intervento è riuscito, c'è stata l'asportazione completa del tumore e il giovanissimo paziente non ha riportato alcun deficit. «La neurochirurgia è una eccellenza del Policlinico di Bari. Nel 2021 abbiamo evitato a 50 famiglie di dover andare fuori dalla Puglia per eseguire un intervento neurochirurgico che interessava i loro figli. Solo in un grande ospedale multispecialistico e con equipe di grande esperienza è possibile conseguire questi risultati», evidenzia il direttore generale del Policlinico barese, Giovanni Migliore.