Coronavirus, il pediatra del Bambino Gesù: «Non sottovalutare sintomi, ma niente allarmismi»

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di Marco Pasqua

Non è sicuramente una battaglia difficile come quella che si combatte nei reparti di terapia intensiva, con i pazienti adulti. Ma non per questo va sottovalutata. Di questo sono consapevoli i medici del Bambino Gesù, che, non appena l'emergenza si è affacciata nel Nord Italia, hanno deciso di riorganizzare questo polo d'eccellenza, in chiave coronavirus. E così, ecco che a Palidoro, la sede è stata divisa in due: da una parte quella dove proseguono le normali attività (dalla chirurgia alla riabilitazione) e, un'altra, mirata, destinata ai piccoli malati di coronavirus. Sono otto posti letto, in stanze singole, per pazienti positivi e altri 11, per casi sospetti. Qui vengono seguiti neonati e adolescenti, che, come spiega Andrea Campana, responsabile pazienti Covid, «non arrivano mai a presentare il quadro drammatico che, invece, può caratterizzare gli adulti, soprattutto dal punto di vista respiratorio».

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