(LaPresse) Presenza di materiale genetico di Coronavirus in 18 casi, su carrelli e cestini, tastiere per il pagamento bancomat e carte di credito (POS), tasti delle bilance e dispositivi 'salvatempo'. È quanto hanno trovato i carabinieri dei Nas, impegnati nella campagna di verifiche a livello nazionale presso i supermercati, per accertare la corretta esecuzione delle operazioni di sanificazione degli ambienti e delle attrezzature per limitare il contagio da Covid-19. I supermercati presso i quali sono state evidenziate positività al Covid-19, appartenenti a diverse aziende della Grande Distribuzione, sono stati individuati nelle città di Roma, Latina, Frosinone, Grosseto, Terni, Salerno e Catania nonché in altri esercizi nelle province di Parma, Perugia e Cagliari. Nell’ambito del piano ispettivo, i carabinieri NAS hanno individuato anche gravi carenze igieniche, gestionali e strutturali che hanno determinato l’esecuzione di provvedimenti di immediata sospensione dell’attività commerciale nei confronti di 12 supermercati, dei quali 3 per violazioni alle misure anti-Covid, e il sequestro di oltre due tonnellate di prodotti alimentari risultati non adatti al consumo, per mancanza di tracciabilità e modalità di conservazione non idonea.
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