Festival Italia in the World, la premiazione il 1° novembre

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“Questo Festival vuole testimoniare il coraggio degli Italiani nel mondo durante la pandemia e come abbiano saputo rimodulare il loro lavoro e la loro quotidianità. Oggi diventano un esempio per chi affronterà un altro lockdown”. Così Patrizia Angelini, presidente e direttore artistico del Festival Ityalia in the World, ha aperto la video conferenza di presentazione del Festival dedicato al lockdown, il primo con platea virtuale.

La cerimonia, in versione digitale, andrà in diretta streaming il primo novembre ore 18.00 al Teatro 1 di CinecittaWorld secondo DPCM nelle pagine FB @fesItaliaintheWorld e twitter @ITALIAINWORLD

“Si tratta – specifica la presidente Angelini – di storie eccellenti raccontate da bambini, giovani, professionisti e anziani. E con molto coraggio abbiamo deciso di non rimandare il Festival credendo in questa missione. Abbiamo investito per renderlo fruibile a tutti. In 24 ore lo abbiamo adattato al Dpcm e non abbiamo mai goduto in 10 anni di contributi, fondi o finanziamenti. Abbiamo fatto rete dimostrando che volere è potere”

Dall'Australia all'Italia, video che testimoniano: i connazionali che hanno fatto rete; la scienza che non si è fermata; l'emergenza immortalata da un regista ed un fotografo internazionale; la voce del mare e i suoni della natura; la scuola vicina agli studenti; la musica che unisce; la musica e i giovani; i giovani e i social; il matrimonio; la protesta dei cuochi; la chiusura delle città; il nuovo turismo; i nostri eroi; il teatro e l'immigrazione. Storie di italiani eccellenti nel mondo che attraverso i loro mini-docufilm (2 minuti) hanno testimoniato come in ogni settore "è stato" e "sarà possibile andare avanti".

“Questo Festival – ha spiegato in collegamento video Luigi Vignali Direttore Generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie della Farnesina – è un tributo alla creatività degli italiani che sono nel mondo. E proprio l’estro e l’ingegno che ci contraddistinguono, ci hanno aiutati anche in questo momento così difficile che stiamo vivendo. Questo Festival sarà un’ altro tassello importante per rinsaldare ancora maggiormente i nostri legami con gli italiani nel mondo e rimanere uniti per superare tutte le difficoltà”

Rai Cinema, Rai Cinema Channel, Rai Italia sono i partner con il patrocinio Anica, ITA-Ice, Ministero degli Affari Esteri ed altri 60 enti del Globo Tricolore, trofeo del Festival che ha ricevuto per questa VI edizione la medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“I quindici vincitori di questo Festival –ha sottolineato Carlo Rodomonti, Responsabile Marketing Strategico e Digital Rai Cinema – saranno trasmessi su Rai Cinema Channel, per tutto l’arco dell’anno fino alla prossima edizione”

Un mondo bianco, rosso e verde perchè gli italiani sono ovunque nel mondo.

Il trofeo GLOBO TRICOLORE è stato realizzato in esclusiva dall' Arch. Isabella Resseguier De Miremont- Enbuà

Il prezioso emblema italiano Globo Tricolore è una creazione di Nicola Cerrone, conosciuto come “Re dei Diamanti italoaustraliano”. Prodotto durante il lockdown in Australia il brand sarà distribuito in USA, Cina, Australia e Italia.

I vincitori

da Sydney (Australia) Veronica Olivetto con #Siamo: un'associazione nata per aiutare gli italiani bloccati all'estero: Support Italian in Australia -  Migrants Organisation.

da Brisbane(Australia) Mariangela Stagnitti con #Italian Business Women’s Network Australia: una rete di donne italiane in Australia per superare il tragico momento;

la scienza e la ricerca. #LaScienzaNonSiFerma con Marco Martinelli e Scuola Sant'Anna di Pisa. Seguitissimo sui social: showman, cantante, conduttore, ballerino ma soprattutto uno scienziato: da Rai Scuola a Rai 1,da NY a Roma passando per Pisa alla scuola superiore Sant' Anna dove ha conseguito il dottorato di ricerca in biotecnologie vegetali. Marco Martinelli ha documentato come i ricercatori, anche sotto pandemia, non si siano mai fermati.

lo sport. #MaiArrendersi è il motto del Colonnello del Ruolo d'Onore dell'Esercito Italiano, Carlo Calcagni. Un campione sportivo e atleta del Gruppo Paralimpico della Difesa. Ma soprattutto un eroe dei nostri tempi che quest'estate ha portato a termine la sfida ciclistica "l'everesting10k" e l'impresa “epica”del Monte Grappa. Ex paracadutista, pilota e istruttore dell'esercito, nel corso di una missione di peacekeping in Bosnia, viene contaminato da sostanze tossiche. Un nemico invisibile che ha colpito oltre mille soldati italiani di cui 400 hanno già perso la vita. Da allora il colonnello Calcagni è costretto a sottoporsi ad invasive terapie farmacologiche. Oggi la sua diagnosi è di malattia multiorgano, neurodegenerativa, cronica, progressiva e irreversibile. Nel suo corpo sono stati trovati 28 metalli pesanti tra cui due radioattivi: 22mila volte oltre i valori di riferimento. I medici del Breakspear Medical di Londra ritengono che la vita di Carlo sia un miracolo. Il colonnello Calcagni è un esempio nel mondo del valore italiano e di quanto la forza di volontà riesca persino a ingannare la morte, facendosela amica per costringerla a restare sempre un passo indietro rispetto alla vita.

la comunicazione con il regista Saverio Simoncelli ed il fotoreporter internazionale Alberto Giuliani, fotografo dell'anno 2020, che hanno documentato con Gianfranco Ioele il difficile lavoro dei soccoritori della Croce Rossa di Pesaro;

l'ambiente. #LaVoceDelMare con l'associazione Marevivo che durante il lockdown e' riuscita a registrare i suoni del mare e sperimentare la didattica a distanza le scuole italiane;

l'istruzione #LaMiaScuolaMiE'Vicina con l'Istituto Ungaretti di Melzo, Milano: esempio eccellente di scuola digitale per la Didattica a Distanza tanto da affiancare altri istituti italiani nel difficile percorso scolastico durante il lockdown;

la cucina italiana nel mondo. #ProtestaRumorosa con la Federazione Italiana Cuochi per portare all'’attenzione dei media la grande ferita che questa emergenza sta causando al settore ospitalità;

il matrimonio- #IlGiornoPiùBelloDellaVita" scomparso nel giro di pochi giorni ma che Sabrina Cannas ha messo in salvo. Ventiquattro storie di un amore "trasformato" da progetto matrimoniale a "momento di riesame" con tantissime incertezze, ma una sola sicurezza: "rimandare non significa annullare, che essere uniti non significa stare vicini, che l'amore non si arrende". Succede in uno scenario bellissimo della Basilicata, a Maratea, perla del Tirreno, sotto la statua del Cristo Redentore. Un luogo amato dagli sposi è diventato il simbolo della "Rinascita" dal lockdown e la speranza per quanti hanno dovuto in questo periodo superare dure prove nella loro storia d'amore;

la musica e i social: #SiamoItaliani con gli One Next: 6 adolescenti, già famosi sui social. Durante il lockdown hanno collaborato con il piccolo Coro Amadeus. Difficile la ricerca della tonalità giusta con l'audio proveniente da smartphone o da videochiamate;

la musica e le tradizioni: #SiamoRomani. Ci sono canzoni in dialetto che vengono tramandate dai nostri connazionali nel mondo. Eredità culturale molto importante come quella del cantautore, musicista e commediografo Maurizio Fortini, Presidente dell’ Accademia “I Musici” di Roma;

la chiusura delle città: #DistantiMaUniti con una storia dalla Calabria il borgo autentico di Roseto Capo Spulico; e dalla Campania #A' carica e Napule per capire come Napoli ha vissuto il lockdown;

il turismo: Angelina Fadda e Danilo Verta sono i protagonisti di questo docufilm #GirlsInItaly dedicato al turismo italiano nel mondo. Come rilanciarlo? Semplice: specializzandosi in un format per turiste che vogliono visitare il nostro Bel Paese attraverso il turismo esperenziale e trasformativo;

il teatro per l'Integrazione e l'intercultura #IoFaccioLaMiaParte. Come Boccaccio nel suo Decameròn (non subire passivamente la paura del contagio, non sprecare il tempo nell’attesa, sdebitandoci con la fortuna di essere vivi) cosi con il progetto Decamerone Coop22 si è gestita l'emergenza e all'interno dei centri d'accoglienza per i richiedenti asilo. "Il Covid- 19 non è razzista, non guarda al colore ma si permette di contagiare chiunque e non c'è colore della pelle, differenza di religione, di ceto o di etnia che lo fermi. Che questa immane tragedia possa trasformarsi in qualcosa di buono e puro": Stefano Luci e LaCiurma Storta.

Il Festival è un format di Patrizia Angelini:

giornalista RAI, inviata TG1-Unomattina.

Fondatrice di Italian Women in the World-Donne Italiane nel mondo, associazione internazionale organizzatrice del Festival.

Direttore artistico e produttrice.

Le riprese e la post produzione a cura dell'Accademia del Cinema e Tv di Massimiliano Terzo. Regista, autore, sceneggiatore, documentarista.

La Cerimonia di Premiazione del 1 novembre a Cinecittà World, della VI edizione del Globo Tricolore del Festival Italia in the World, sarà presentata da giovane giornalista sportivo e youtuber Federico Marconi, accompagnato dal Musical Viva l’Italia, con la regia di Pamela Lacerenza. Un Musical coinvolgente di 30 minuti che racconta le eccellenze del Made in Italy sulle note delle più belle canzoni di tutti i tempi, riscoprendo in modo divertente l'orgoglio di essere italiani.