Kenya, ecco dove viveva Silvia Romano

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Il commando che ha sequestrato Silvia Costanza Romano cercava «la straniera». Lo hanno riferito testimoni, citati dai media kenyoti. «Sono arrivati sei uomini che chiedevano di uno straniero - ha raccontato Ronald Kazungu, un residente di Chakama - Ho detto loro che era uscita, hanno iniziato a discutere, dicendo che l'avevano vista un casa. È stato allora che ho mostrato loro dov'era». Un altro testimone, James Alexander, ha riferito che il commando ha lanciato un ordigno durante l'attacco: «Ho trovato qualcosa sul pavimento, improvvisamente è esploso e io ho visto qualcuno davanti a me con un'arma. Hanno iniziato a sparare e sono corso via. Quando sono tornato, ho visto che portavano via la ragazza verso la sponda del fiume e che le chiedevano soldi, 'abbiamo bisogno di soldi, non ti faremo del malè».

La polizia kenyota intanto rinnova l'appello a evitare speculazioni sui responsabili del rapimento, da qualche fonte indicati nei miliziani degli al Shabab. Il capo della polizia, Joseph Boinnet, ha detto che non è chiaro chi siano i sequestratori: «Stiamo indagando, la gente dovrebbe smettere di speculare». Un altro ufficiale di polizia, rimasto anonimo, invece ha detto: «Sappiamo che c'è stata una disputa all'orfanatrofio» dove lavorava la 23enne, «e stiamo esaminando» questa ipotesi.