Militare morto a Catania: «Dalla famiglia di Stefano Paternò ferma fiducia nei vaccini anti Covid e nella Giustizia»

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Officiati nella Cattedrale del Duomo di Catania i funerali del sottufficiale della Marina militare Stefano Paternò di 43 anni, morto lunedì scorso, 8 marzo, a 17 ore dalla inoculazione del siero vaccinale anti covid AstraZeneca, nel reparto medico della base della Marina ad Augusta, nel siracusano. Le esequie sono state officiate da Padre Alfio Lipera, parroco della parrocchia di Misterbianco. 

Un applauso, fuori dalla cattedrale, da parte della folla presente in Piazza Duomo, ha ‘salutato’ il feretro del sottufficiale tra la commozione generale con dei palloncini bianchi lasciati volare in cielo, alla presenza della moglie, la vedova Caterina Arena e dei suoi due figli.  

Al termine dei funerali, Dario Seminara, il legale dei familiari di Stafano Paterno’, parlando con l’Adnkronos ha detto che “da parte dei familiari c’è fiducia nella scienza e nei vaccini in generale. Così come c’e’ fiducia nella giustizia”. Il legale ha poi ribadito come “nonostante il momento di immenso dolore, la famiglia Paterno’ ha la ferma fiducia nei vaccini come sola possibilità di sconfiggere la pandemia,fermo il fatto altresì nel caso specifico che bisogna ricercare la verità”. “C’è uno spazio di tempo così esiguo tra vaccino e decesso - ha concluso il legale della famiglia Paterno’- che impone gli adeguati accertamenti che stiano facendo in questi giorni”.