Ucraina, i soccorsi italiani arrivano al confine con la Romania

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La Colonna è arrivata: Suceava, Romania, il termometro segna meno 9 gradi ma il bel tempo ha permesso l'inizio delle operazioni di scarico degli aiuti umanitari - farmaci e attrezzature mediche - partiti dal polo logistico della Croce Rossa Italiana e della Protezione Civile sabato mattina da Avezzano. Ventidue volontari, sette bilici e 224 pallet di materiale sanitario sono stati consegnati al governo ucraino che provvederà ora a recapitare i farmaci e i macchinari nelle zone dell'Ucraina colpite dalla guerra. Il convoglio ha percorso 1.981 chilometri ed ha attraversato tre stati non senza difficoltà.

Domenica notte alla dogana ungherese il convoglio è rimasto fermo per oltre due ore, a causa dei controlli molto stringenti, poi la colonna è ripartita. Il materiale - migliaia e migliaia di farmaci, dall'insulina alla morfina e attrezzature tra cui respiratori mobili da campo, kit di pronto soccorso, macchinari a Raggi X sono stati scaricati e ricaricati nuovamente sui mezzi ucraini per essere portati sui fronti di guerra.

Ma la missione italiana non termina qui, in questi attimi un altro convoglio della Croce Rossa Italiana è diretto a Suceava e sempre la CRI è pronta ad allestire entro il fine settimana a Siret - piccola cittadina rumena sul confine con l'Ucraina - un polo logistico di mille metri quadri con 5 capannoni antineve sul modello degli hub vaccinali. Qui verranno stoccati gli aiuti sanitari e poi i volontari provvederanno a farli recapitare direttamente nelle città e nei paesi dove ce n'è maggior bisogno.