Confermata la presenza del DNA di “Ignoto 3” sul tampone orofaringeo di Chiara Poggi, esaminato nell’incidente probatorio della nuova inchiesta sul delitto di Garlasco. Il profilo maschile è compatibile con quello dell’assistente del medico legale Dario Ballardini, che partecipò all’autopsia nel 2007.
Al posto di un tampone sterile fu usata una garza, scelta anomala che potrebbe aver favorito contaminazioni. Dei due campioni analizzati, uno mostra un match genetico all’80% con l’assistente, l’altro rivela un profilo Y "infinitesimale" attribuibile a un secondo soggetto. Secondo gli esperti, si tratterebbe di una traccia non compatibile con un’azione violenta, ma probabilmente legata a contaminazione avvenuta in sala autoptica. La Procura continua a valutare se il DNA ignoto sia rilevante per le indagini o frutto di errori tecnici.