Marco D’Amore presenta “Vesuvio” al Teatro Ricciardi

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Al Teatro Ricciardi Marco D’Amore chiude “La città che legge”, rassegna organizzata come preludio del festival Capua il luogo della lingua. L’attore presenta a Capua Vesuvio, una favola metropolitana dallo sfondo amaro, scritta insieme al collega regista Francesco Ghiaccio. «Da quando eravamo studenti della Paolo Grassi di Milano, ci siamo sempre detti di voler scrivere qualcosa – confessa D’Amore - e dopo aver fatto tanto insieme per il teatro, il cinema e la tv, è sempre rimasto nel cassetto un soggetto che desideriamo ancora diventi un film».

Il romanzo per ragazzi racconta di Federico e Susy, due tredicenni e una vita che sceglie per loro, fino a quando, attraverso un processo di consapevolezza e rivoluzione, saranno pronti ad afferrare il destino tra le mani e prendere una decisione sulle proprie sorti. In maniera metaforica, il titolo scelto vuole sollecitare nel lettore qualcosa che ribolle dentro, un’energia che se incoraggiata può convogliare al bene. «In quest’opera voglio raccontare di questa forza vitale che viene usata al servizio di sogni, desideri e passioni, così come deve essere per tutti».

Il protagonista di Gomorra durante l’intervista condotta da Francesco Massarelli, ricorda il teatro capuano da quando aveva sedici anni, un luogo della memoria legato alle sue prime esperienze teatrali, nate grazie ai primi laboratori organizzati da Tony Laudadio ed Enrico Ianiello nel territorio sanmmaritano, un’esperienza formativa che ha accolto e formato il regista casertano. 

Servizio di Dalia Coronato