Esposito e D'Amore: "Gomorra finisce, Napoli risorge con cinema e serie tv"

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Interrogazione con il vicedirettore del Messaggero, Alvaro Moretti, per Salvatore Esposito e Marco D'Amore, i due protagonisti (Marco anche come regista) della serie di Sky che chiude con la quinta stagione in onda (anche su Now) dal 19 novembre per 10 puntate. "Dieci anni di vita insieme, dal primo provino alle 58 puntate con in mezzo anche il successo del film sull'Immortale", Salvatore e Marco si emozionano a ricordare l'ultimo ciak al Centro Direzionale e dieci anni di lavoro che hanno dato a loro il successo e a Napoli una grandi visibilità mondiale nel sistema produttivo internazionale. "Da allora ad oggi, Napoli è diventato il primo distretto produttivo italiano: pensate al set dell'Amica Geniale, alle nostre cinque stagioni, a Sorrentino, Martone... Una città da Oscar". In Gomorra 5 Ciro Di Marzio, l'immortale, si ritrova faccia a faccia con Genny Savastano per una battaglia finale che li porta a Roma, in Lettonia e a Napoli. Con una presenza delle forze dell'ordine e dei magistrati mai così forte nella serie. "Lo Stato bracca Genny che è quasi sepolto vivo - dicono i due - questi non sono eroi, sono fantasmi che si consumano la vita tra paura e dolore che infliggono a gli altri a se stessi: è l'inferno in terra". Il gioco del mappamondo porta D'Amore in Africa e Esposito in Groenlandia: "Due zone del mondo che hanno in comune il fatto di essere quelle che soffrono di più per la crisi climatica: ghiacci che si sciolgono e deserto che avanza". Poi il ricordo dell'inizio del percorso: "Facevo la spalla ai provini di tutti, dal primo giorno - dice Salvatore -, anche a Marco... Poi Sollima mi chiese: ma vuoi provare tu a fare Genny... Ed è nato il mio sogno".