Draghi: «Invasione Ucraina ha peggiorato prospettive crescita. Sbloccare i porti»

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(Agenzia Vista) Parigi, 09 giugno 2022 "L'invasione russa dell'Ucraina ha comportato un significativo peggioramento delle prospettive di crescita e un forte aumento delle aspettative di inflazione. Le banche centrali hanno iniziato a inasprire la politica monetaria portando ad un aumento degli oneri finanziari. L'interruzione delle catene di approvvigionamento alimentare, in particolare del grano, ha fatto salire i prezzi e rischia di provocare una catastrofe umanitaria. Il G7 e l'Unione Europea hanno mostrato notevole unità e sostegno in Ucraina e facendo pressioni su Mosca per porre fine alle ostilità e riprendere i negoziati La sola Unione Europea ha ideato sei pacchetti di sanzioni che hanno inferto un colpo importante agli oligarchi vicini al Cremlino e a settori chiave dell'economia russa. Affinché i nostri sforzi siano pienamente efficaci, devono essere sostenibili nel tempo e coinvolgere le economie emergenti e in via di sviluppo. Dobbiamo abbinare la determinazione che abbiamo mostrato nei confronti dell'Ucraina alla stessa determinazione nell'aiutare i nostri cittadini e quelli nelle parti più povere del mondo, soprattutto in Africa. I nostri sforzi per prevenire una crisi alimentare devono partire dai porti ucraini del Mar Nero. Dobbiamo sbloccare le milioni di tonnellate di cereali bloccati lì a causa del conflitto. Gli sforzi di mediazione delle Nazioni Unite rappresentano un passo significativo e penso, purtroppo, gli unici. Dobbiamo offrire al presidente Zelensky le assicurazioni di cui ha bisogno che i porti non saranno attaccati", le parole del presidente del Consiglio Draghi alla Riunione del Consiglio dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) a Parigi. / Palazzo Chigi Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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