L'obesità è diventata un'epidemia in Europa: «1,2 milioni di morti all'anno». L'Oms: tasse su bevande zuccherate e sostegni su cibi sani

Il 59% degli adulti (più di un adulto su due) e circa il 30% dei bambini (circa un bambino su tre) sono in sovrappeso o convivono con l’obesità. I dati

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A due anni dall'ondata di pandemia Covid 19 che ha obbligato a lockdown milioni di persone in tutto il mondo c'è ora un altro allarme: l'obesità. È un'epidemia silenziosa che sta avanzando rapidamente e riguarda sempre più persone e per chi pensa che si tratti di un problema solo legato agli Stati uniti si sbaglia di grosso: l'obesità è dilagata anche in Europa. Il nuovo report pubblicato dall’Organizzazione mondiale della Sanità conferma infatti che il tasso di obesità ha raggiunto «proporzioni epidemiche».

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Obesità, il report dell'Oms

Secondo le stime dell'Oms l’obesità e il sovrappeso causano 200.000 casi di cancro e 1,2 milioni di morti all’anno in Europa. L'Oms parla infatti anche dei rischi legati all'obesità: aumenta il rischio di tumori, malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, malattie respiratorie croniche. È considerata causa di almeno 13 diversi tipi di cancro e gli esperti ritengono probabile che sia direttamente responsabile di almeno 200mila nuovi casi di cancro all’anno in tutta Europa. Nessuno stato dell'Ue, secondo il rapporto, è fuori dalla foto fatta dall'organizzazione mondiale della sanità, Italia compresa. 

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L'allarme in Europa

I dati fanno scattare l'allarme e parlano chiaro: in Europa il 59% degli adulti (più di un adulto su due) e circa il 30% dei bambini (circa un bambino su tre) sono in sovrappeso o convivono con l’obesità. E proprio sovrappeso e obesità sono tra le principali cause di morte e disabilità nella regione, seconda solo agli Stati Uniti.

I dati  dell’Oms parlano di 1,2 milioni di morti all’anno, corrispondenti a oltre il 13% della mortalità totale nell’area. «In modo allarmante – si può leggere nel rapporto – ci sono stati aumenti consistenti della prevalenza di sovrappeso e obesità nella regione europea dell’Oms e nessuno Stato membro è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di fermare l’aumento dell’obesità entro il 2025».

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Le cause

Secondo l'Oms ha giocato a sfavore della salute degli europei anche il Covid e la sedentarietà da questo conseguita. Le persone obese e in sovrappeso «sono state colpite in modo sproporzionato dalle conseguenze della pandemia», rileva l’Oms Europa. «Ci sono stati cambiamenti sfavorevoli nel consumo di cibo e nei modelli di attività fisica che avranno effetti sulla salute della popolazione negli anni a venire e richiederanno uno sforzo significativo» per invertirli.

Sono diversi allora gli interventi e le politiche che l'organizzazione consiglia allora agli stati membri Ue per prevenire e affrontare il rpoblema dell'obesità. Dieta e sport non bastano: «l’obesità non conosce confini» spiega Hans Kluge, direttore regionale dell’Oms Europa, che invita gli Stati a creare «ambienti più abilitanti», promuovere «investimenti e innovazione nella salute» e sviluppare «sistemi sanitari forti e resilienti». Per gli esperti l’obesità è una malattia complessa. 

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I rischi per i bambini

Sicuramente una dieta malsana e la sedentarietà sono tra le cause principali. Dall'Oms sottolineano anche l'importanza di educare i bambini fin da piccolissimi ad abitudini sane. I primi anni di vita di un piccolo sono infatti, secondo gli esperti, gli anni in cui si gettano le fondamenta per il futuro e anche le cattive abitudini. A gravare ancor di piu' sui piu' piccoli c'è anche la società ormai sempre piu' digitalizzata. Il report dell’Oms considera tra le cause vari aspetti che in questi anni si sono via via sviluppati. Dal marketing digitale di prodotti alimentari malsani per i bambini alla proliferazione dei giochi sedentari online, sono tanti i fattori che contribuiscono ad alimentare la crescente ondata di obesità e sovrappeso in Europa.

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Gli aiuti e le tasse: le proposte dell'Oms

In particolare, l’Organizzazione mondiale della sanità illustra alcune politiche specifiche che si dimostrano «promettenti nel ridurre i livelli di obesità e sovrappeso». Tra queste ci sono: interventi fiscali come la ‘sugar tax‘ e i sussidi per cibi sani; restrizioni alla commercializzazione di alimenti malsani ai bambini; miglioramento dell’accesso ai servizi di gestione dell’obesità e del sovrappeso nell’assistenza sanitaria di base, nell’ambito della copertura sanitaria universale; sforzi per migliorare la dieta e l’attività fisica lungo tutto il corso della vita, comprese per le donne le fasi pre-concepimento e della gravidanza; e ancora impegno per la promozione dell’allattamento al seno, interventi a scuola e per creare ambienti che migliorino l’accesso ai cibi sani e le opportunità per l’attività fisica.

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