Festa della donna, Chiara Appendino "trasformista" su Instagram

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Ha scelto la creatività per mandare un messaggio importante per questo 8 marzo. Chiara Appendino, sindaca di Torino, sceglie diversi abiti per questa "Festa della donna": abito da sera, in cucina o con la fascia tricolore: «Essere ciò che si vuole è un diritto di tutte. E una delle condizioni affinché questo diritto possa esprimersi, la più semplice, è non essere giudicate dalle apparenze. Chiunque deve fare i conti con i giudizi altrui in qualche modo, ma per le donne vale una volta di più: infatti, in primis, vieni giudicata per il tuo aspetto. Vale a ogni livello, anche per una sindaca. Siamo abituate a considerarla una cosa normale, ma non lo è. Non è normale, dopo un qualsiasi evento mondano, leggere fior di articoli e commenti sull'abbigliamento delle presenti. Solo delle donne, non degli uomini. Non è normale doversi preoccupare del fatto che la propria immagine, il proprio abbigliamento, i propri gusti possano condizionare i giudizi sulle nostre capacità. Non è normale che tante donne mettano ormai spontaneamente in conto il giudizio altrui sul proprio corpo, che spesso rimane inciso come un marchio. Non è normale concentrarsi più su ciò che gli altri si aspettano da te che su ciò che tu ti aspetti da te stessa. Ecco, spero che l'8 marzo possa essere anche il momento in cui iniziare davvero a pretendere di smettere di essere definite da taglie, scollature, acconciature, gambe coperte o scoperte. C'è tanta strada da fare e non basta più questa consapevolezza, serve un cambio culturale. E serve ora. Siamo già in ritardo. Buona giornata della donna a tutte e tutti».