Caso Trentini, Cappato: «Andiamo avanti per libertà di scelta anche a costo di finire in carcere»

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(LaPresse) - «Prendiamo atto con rispetto della decisione della procura di Massa di ricorrere in Appello contro la nostra assoluzione». Così Marco Cappato, tesoriere dell'associazione Luca Coscioni, commenta il ricorso contro di lui e Mina Welby per il caso Trentini. I due sono stati assolti dai giudici della Corte di Assise di Massa, per l’aiuto al suicidio offerto a Davide Trentini, il 53enne, da 30 malato di sclerosi multipla, che nell’aprile del 2017 è ricorso al suicidio assistito in Svizzera. «La colpa è del Parlamento italiano che continua a non aver discusso la legge nonostante due richiami della Corte Costituzionale - aggiunge Cappato - Noi andiamo avanti con Mina anche a costo di rischiare il carcere per conquistare il diritto a essere liberi di scegliere fino alla fine senza soffrire».