(LaPresse) «Il Signore dirà: da dove vieni, Luca, fratello? E Luca risponderà: vengo da una terra dove si muore e non importa a nessuno, dove si può far soffrire senza motivo e senza chiedere scusa. Il Signore forse dirà: Luca, scriverò il tuo nome nel libro della vita. Io ti benedico, Luca, per ogni bicchiere d'acqua e pane condiviso». Lo ha detto l'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, durante l'omelia dei funerali a Limbiate, in provincia di Monza e Brianza, dell'ambasciatore italiano Luca Attanasio, 43 anni, ucciso lunedì scorso nella Repubblica democratica del Congo. A margine della funzione, l'arcivescovo ha poi aggiunto: «L'ho conosciuto fugacemente, ma ho avuto testimonianza dei nostri missionari: per loro era un alleato» .
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".