Napoli, la denuncia dei figli del vigilante ucciso: «Noi al cimitero, il killer fuori a festeggiare»

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«Siamo rimasti sconvolti nel vedere le foto sorridenti di chi ti ha tolto il sorriso. È dura e fa anche male». A parlare è Marta Della Corte, figlia di Francesco Della Corte, il vigilante ucciso a Napoli il 13 marzo 2018. Uno dei tre killer ha beneficiato di un permesso premio per festeggiare i 18 anni e alcuni scatti che lo ritraggono felice e sorridente hanno indignato la famiglia della vittima. «Sappiamo che esiste una legge che lo consente. Il punto sono le foto, la festa in sé. Non ci vedo un intento rieducativo nel festeggiare un compleanno», aggiunge Marta. «Quella foto sui social è uno schiaffo alla memoria di nostro padre», dichiara invece l'altro figlio, Giuseppe. «Il 29 agosto è stato il compleanno di mio padre e mio padre non l'ha potuto festeggiare. Siamo potuti andare solo a trovarlo al cimitero e lui, invece, ha avuto un permesso per festeggiare i suoi 18 anni. Vorrei anch'io chiedere un permesso per riabbracciare mio padre», ha aggiunto Giuseppe. Per il delitto il 18enne è stato condannato a 16 anni e mezzo. Il Guardasigilli Alfonso Bonafede ha inviato gli ispettori per fare chiarezza sulla vicenda.