(LaPresse) «Ci sono delle incombenze collegate a queste vicende delle quali noi intendiamo farci carico per costituire una sorta di filtro nei confronti della famiglia. Ci rendiamo conto delle esigenze di cui ciascuno è portatore, chiediamo di mantenere assolutamente la famiglia al di fuori di situazioni che comporterebbero per loro un ulteriore stress». Lo ha detto a LaPresse, Tommaso Colella, legale della famiglia D'Agostino il cui figlio di 4 anni, Tommaso, è morto mercoledì travolto dalla Volkswagen passat sfrenata dal parcheggio dell'asilo I Maggio finendo sui bimbi che giocavano in cortile. «Gli accertamenti sull'auto sono in corso di esecuzione, ci vorrà un minimo di tempo tecnico. Non abbiamo necessità di consulenti di parte, fiducia cieca dei consulenti che sono stati nominati dalla Procura». Con l'avvocato Katiuscia Romano, Colella ha anche spiegato che si è potuto accertare che il forte coinvolgimento ha portato a dichiarare cose che non sono accadute riferendosi ad alcuni testimoni. Sarà il medico legale, Giuseppe Calvisi, a valutare delle indagini meno invasive possibile sul corpo del piccolo Tommaso, ha concluso il legale della famiglia D'Agostino.
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