Maxi operazione antidroga a Catania, il tenente colonnello Battaglia: «Complessa e articolata indagine»

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(LaPresse) I carabinieri del Comando provinciale di Catania, supportati dai reparti specializzati dell'Arma, hanno arrestato 99 persone accusate di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, con l'aggravante del metodo e della finalità mafiosa, e per detenzione illegale e porto di armi da fuoco. Le porte del carcere si sono aperte per 78 persone, nove sono finite ai domiciliari, per altre quattro è stato disposto l'obbligo di dimora e per otto persone l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Nel contempo, è stato eseguito un altro provvedimento cautelare emesso dal gip presso il Tribunale per i minorenni di Catania, su richiesta della procura competente, nei confronti di due persone, di cui uno tuttora minorenne, con l'accusa di associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. «L'imponente operazione di polizia rappresenta l'epilogo di una complessa e articolata attività di indagine che ha consentito di smantellare molteplici gruppi criminali che gestivano le dodici piazze di spaccio che sono state individuate e monitorate nel quartiere popoloso di San Giovanni Galermo di Catania, roccaforte storica del traffico e della vendita di stupefacenti nel capoluogo etneo», spiega il tenente colonnello Giuseppe Battaglia, comandante della Compagnia Carabinieri di Catania Fontanarossa. L'indagine, chiamata Skanderbeg, ha inoltre permesso di accertare la disponibilità di armi da fuoco, anche da guerra, in capo ai gruppi organizzati pronte ad essere utilizzate in caso di richiesta di spedizioni punitive da parte del clan Nizza.