'Ndrangheta, favorivano latitanza boss: 14 arresti

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Nelle prime ore di questa mattina, nella provincia di Reggio Calabria, Teramo e Benevento, i carabinieri del Comando provinciale di Reggio hanno dato esecuzione all'ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di 14 persone - delle quali 12 in carcere e 2 agli arresti domiciliari - ritenute responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro, di traffico ed associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, favoreggiamento personale di latitanti appartenenti alla 'Ndrangheta, detenzione e porto abusivo di armi da sparo comuni e da guerra. Altre 7 persone sono indagate in stato di libertà nell'ambito dell'operazione Gear. Smantellato un sodalizio che, secondo gli inquirenti, aveva stabilito la sua base nevralgica in una cava di inerti a Gioia Tauro (Reggio Calabria) «la cui finalità prioritaria era quella di agevolare la latitanza di pericolosi boss della 'Ndrangheta sottrattisi, nel corso del tempo, ai relativi provvedimenti di cattura emessi dall'autorità giudiziaria». La stessa organizzazione curava inoltre «un indefinito numero di traffici di consistenti quantitativi di sostanze stupefacenti», come cocaina, marijuana, eroina ed hashish e custodiva numerose armi da sparo comuni e da guerra, detenute in modo clandestino che, secondo gli inquirenti, andavano a rafforzare l'efficacia e il potenziale delle altre aggregazioni criminali del Mandamento Tirrenico della provincia di Reggio Calabria.