Trapani, 12 milioni di euro e 6 società sequestrati a imprenditore

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(LaPresse) Oltre 12 milioni di euro e sei società sono stati sequestrati dalla Direzione Investigativa Antimafia, che ha eseguito un decreto di sequestro emesso del tribunale di Trapani, a Francesco Isca. L'imprenditore di Vita (Trapani) è attivo nel settore dei lavori edili e della produzione e commercializzazione di calcestruzzo, attualmente agli arresti domiciliari a seguito dell’operazione Phimes del 2020. L'attività ha svelato l’esistenza di un presunto patto corruttivo con un ispettore della Polizia Municipale di Calatafimi-Segesta che utilizzava gli strumenti in suo possesso per agevolare l’attività economica e incentivare gli introiti delle società riconducibili all’imprenditore. La pericolosità sociale di Isca emerge, secondo le indagini. dal legame con Leonardo Crimi, capoclan dell’omonima famiglia mafiosa, dal quale risulta che l’imprenditore abbia ottenuto sia le risorse finanziarie per avviare e alimentare le proprie aziende che la copertura mafiosa per espandersi sul mercato, imponendosi negli affari legati alla realizzazione delle grandi opere pubbliche a danno delle imprese concorrenti. Diversi collaboratori di giustizia hanno poi riconosciuto Isca quale «portatore degli interessi delle cosche mafiose siciliane nel contesto criminale dei piccoli centri rurali di Calatafimi».