Un miracolo nella Siria insanguinata dal conflitto. Stanno facendo il giro del mondo le immagini strazianti della bambina di un mese, estratta viva dalle macerie di un edificio crollato a Idlib, nel nord del paese: un membro dei 'caschi bianchi' del gruppo siriano della Protezione Civile è in lacrime mentre tiene la neonata in braccio, e un paramedico tratta ferite alla testa della bimba. Il filmato è stato girato durante il viaggio in ospedale. Il soccorritore ha impiegato due ore per recuperare il bambino dalle macerie di un edificio a quattro piani, che sarebbe stato colpito da un attacco aereo effettuato dalle forze governative siriane.
Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, almeno 11 civili, tra cui sette bambini, sono morti durante gli attacchi di Idlib e province vicine. Il volontario autore del salvataggio ha dichiarato: «L'abbiamo trovata al quarto piano del palazzo distrutto, era viva. - ha detto all'agenzia di stampa ufficiale turca Anadolu - Siamo riusciti a liberarla dopo due ore di scavi tra le macerie». Secondo l'agenzia la bimba del «miracolo» si chiama Hamida Matuk e la sua famiglia sarebbe rimasta uccisa a causa del raid aereo attribuito alle forze di Damasco e agli alleati russi. Prima di trovare Hamida, i volontari avevano già estratto sette corpi dalla macerie.
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