Continua la battaglia di Anita per tornare a scuola. La 12enne che da una settimana segue le lezioni di fornte alla media ‘Italo Calvino’, nel centro di Torino, insieme a compagni e alunni anche di altri istituti. La ragazzina ha ricevuto la telefonata della ministra Azzolina: "Si è complimentata con me perchè voglio tornare in classe", ha detto Anita che poi ha ringraziato gli studenti di altre città che hanno seguito il suo esempio. Orgogliosa della figlia è mamma Cristiana, che dice: "La ritengo una cosa da persona matura, non da bambina ma da cittasdino che vuole fare sentire la sua voce". E a Roma come in molte città italiane, gli studenti delle scuole superiori hanno aderito alla protesta di Anita. La richiesta, per il governo, è di riaprire le scuole e permettere a lei e i suoi compagni di ritornare tra i banchi. “Alcuni di noi sono costretti a seguire le lezioni collegandosi con uno smartphone perché la scuola e lo stato non forniscono i mezzi adeguati per la didattica a distanza”, spiega Elisa Fraschetti dell'unione degli studenti di Roma: “In otto mesi non è stato fatto nessun cambiamento e il rischio è che presto tutte le scuole saranno di nuovo chiuse e non solo quelle in zona rossa”. Anche a Napoli, insegnanti e alunni fanno lezione di geografia e storia in piazza Plebiscito mentre alcuni banchi monoposto riproducono un'aula senza bambini e, su ogni postazione, ai nomi di ciascun alunno, sono associate le problematiche legate alle lezioni online.
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