Roma, fa il bagno in mutande nel Fontanone del Gianicolo: il video virale sui social

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Un tuffo di un giovanissimo nella fontana del Gianicolo, senza vestiti e con solo i boxer addosso, mentre i tre amici lo riprendono con il cellulare. È l'ennesimo sfregio in una delle fontane storiche di Roma. Il video, pubblicato la notte tra lunedì e martedì, sta facendo il giro dei social. Forse complice il caldo, il ragazzo non ha pensato al grave scempio che stava provocando nel cuore della Città eterna, e ha deciso di togliersi i vestiti per farsi un bagno nella fontana dell'Acqua Paola - per i romani er fontanone - la stessa immortalata dal regista Paolo Sorrentino nel celebre incipit de La Grande Bellezza, premio Oscar come miglior film straniero nel 2014.

Roma, oltraggio al Centro: tuffi nelle fontane e graffiti sul Pantheon. Due turisti stranieri fanno il bagno a piazza Navona

Tra le immagini del giovane che sguazza nell'acqua, tuffandosi di testa tra le risate dei compagni davanti alla facciata progettata da Carlo Fontana - l'architetto di Montecitorio, della Chiesa di Santa Maria dei Miracoli, della fontana in piazza Santa Maria in Trastevere - ciò che colpisce di più è l'assenza di qualsiasi controllo nella zona da parte della polizia municipale. Solo una macchina si intravede nel filmato pubblicato sul web, e neanche l'ombra dei vigili urbani: nessuno che provi a mettere fine a un malcostume, che fuori dall'Italia, è invece punito con severità.
I PRECEDENTI
Quello di lunedì è l'ultimo di una lunga serie di sfregi alle fontane storiche di Roma. Sono più di due mesi che è iniziata la stagione del degrado nella Città Eterna, che sta vedendo molti turisti, ma anche cittadini romani, trattare le fontane alla stregua di lavapiedi o piscine pubbliche. Lo scorso 21 maggio una coppia ha fatto il bagno sempre nella fontana del Gianicolo. Lui boxer, lei in costume. Entrambi ripresi con lo smartphone. Il 10 giugno, un video pubblicato sulla pagina Facebook Welcome to Favelas ritraeva due giovani alla fontana di piazza della Repubblica, lui intento a orinare e lei a fare il bagno in topless. Da lì, le cose sono andate peggiorando, un tuffo dopo l'altro nei luoghi storici della Capitale. Solo il mese scorso, la fontana di Trevi è stata teatro di diverse bravate. La più grave la sera del 18 luglio, quando un 40 enne romano, in maglietta e costume, si è reso protagonista di due tuffi nella vasca del celebre monumento, a poche ore di distanza l'uno dall'altro. In quell'occasione la polizia aveva elevato al vandalo due multe da 200 euro, due Daspo (con imposizione di tenersi lontano da quell'area) e una denuncia penale per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Meno di 24 ore prima era comparsa sulle mura del Pantheon la scritta Aliens exist, in una delle zone che dovrebbero essere tra le più pattugliate di Roma. Andando ancora indietro, lo scorso 24 aprile un uomo si era liberato della maglietta e, a torso nudo, si era immerso nella fontana del Tritone del Bernini, in piazza Barberini.
I CONTROLLI
«Servirebbe una maggiore vigilanza, soprattutto d'estate - sottolinea Viviana Di Capua, presidente dell'Associazione abitati del centro storico - Ma soprattutto una comunicazione chiara e rigorosa che informi chi arrivi in questa città come ci si deve comportare, perché è evidentemente passato il messaggio che a Roma ognuno può fare quello che vuole». Perché è proprio in questo periodo che gli atti vandalici sui monumenti delle zone centrali di Roma sono spaventosamente frequenti. E che sarebbe quantomai necessario pattugliare il Centro storico per tutelare il patrimonio artistico della città. Per difenderlo da quei tuffi e da quegli atti vandalici che sono vietati non solo per motivi di decoro, ma anche perché si tratta di monumenti fragili, ai quali l'ultimo regolamento di polizia locale raccomanda di avvicinarsi a distanza e con molta circospezione. E non con un paio di boxer azzurri addosso, pronti a tuffarsi dentro la vasca.