Tre hot dog e un panino prosciutto e formaggio, più 4 lattine di Coca Cola e un'acqua. Totale: 119 euro e 34 centesimi. Quasi venti euro (17,34) solo per il «servizio». È il conto che si è vista recapitare una famigliola di turisti pugliesi in gita nell'Urbe. Mamma, papà, due figli di 11 e 15 anni al seguito. Uno spuntino salato non tanto per gli ingredienti, ma per il portafogli del babbo. Un'altra stangata Capitale ai turisti, stavolta in via della Conciliazione, dopo lo scontrino da 430 euro a due giapponesi sempre in zona Castel Sant'Angelo, caso che ha fatto discutere parecchio a fine settembre, con tanto di blitz della Municipale nel ristorante.
Dopo quell'episodio, il Campidoglio ha promesso una stretta: una sorta di bollino «anti-frode» per aiutare i turisti a schivare i locali che calcano la mano sui prezzi. La proposta, però, non è ancora diventata operativa. Spiega Carlo Cafarotti, assessore al Commercio della Capitale: «Ogni strategia a tutela della qualità per i turisti sarà declinata a Futuroma, il 13 novembre». Insomma tocca pazientare. E a chi va in giro per monumenti non resta che consigliare di controllare sempre il menù, per evitare spiacevoli sorprese a fine pasto.
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