«Coronavirus sceglie chi colpire», le ragioni sono scritte dentro di noi: cosa dichiara la scienza

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Quali sono i soggetti più colpiti dal coronavirus? Antonio Faiella, Responsabile Ricerca e Sperimentazione Clinica della U.O.C. Oncologia del Cardarelli di Napoli, a TPI ricorda che i dati epidemiologici «dimostrano una grande differenza nel tasso di letalità tra uomini e donne, con un rapporto di circa 3:1 a sfavore dei soggetti maschi”. Faiella ipotizza «che il patrimonio genetico dell’individuo giochi un ruolo determinante nella predisposizione al contagio». E i gruppi sanguigni? Secondo alcuni studi potrebbero incidere nella prognosi della malattia ma Faiella frena: «È tutto ancora da dimostrare». I bambini sono meno vulnerabili: «Il perché rimane ancora da capire». Susanna Esposito, ordinario di pediatria all’Università di Parma mette l’accento sulla comorbilità anche nei più piccoli: se tra i positivi al Covid-19 «c’è un bambino che ha un tumore, è evidente che ciò che lo ha reso vulnerabile non è tanto l’età quanto la sua fragilità complessiva».

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