I grandi chef tuonano contro il governo e non tutti riapriranno i ristoranti da lunedì 18 maggio. «Senza aiuti dello Stato resisto un mese», aveva detto giorni fa Alessandro Borghese. Sui social nessuna notizia della riapertura del suo “Il lusso della semplicità” a Milano. Critico anche Carlo Cracco che aveva chiesto maggiore interlocuzione al governo con gli operatori del settore evidenziando le difficoltà post lockdown. E in merito all’ipotesi di eventuali divisori sui tavoli era stato perentorio: «Plexiglass nel ristorante? Piuttosto chiudo!». Riapre ma con asporto e delivery il locale romano di Gianfranco Vissani. «È una piccola toppa: quanti sono in Italia quelli che ti pagano una cena 200 euro con il delivery?»
Foto: Kikapress
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