Mogol al BAFF 2020: «Nelle canzoni la fantasia non serve, preferisco parlare di cose vere»

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Mogol è stato ospite del BAFF – Busto Arsizio Film Festival dove portato ha presentato la sua già apprezzatissima lectio magistralis Il cammino del pop. «Come si cantava e come si canta ora? Cosa è avvenuto? Si è capito che è più si canta e meno si comunica. Siamo abituati a parlarle e riceviamo dal parlato, col cantato invece capire diventa difficile». Parte da qui l’excursus, tra storia collettiva e vita personale, su cui Giulio Mogol si muove con spontaneità e gentilezza. Da Claudio Villa a Ed Sheeran passando per Bob Dylan e Lucio Battisti. «Lucio è stato il primo in Italia a non fare del canto un’esibizione vocale – spiega il Maestro – L’arte e la semplicità sono una brezza non una bomba, non serve conquistare il pubblico sparando le tonsille. Hai un testo, hai una musica, devi comunicare in modo credibile». Durante la serata, Mogol regala qualche anticipazione sui nuovi progetti. «Al Cet sono ormai in tremila giovani e a maggio 2021 faremo tre serate televisive sulla Rai».