«Mi hanno tolto la cosa più importante della mia vita». Così Andrea Iannone, in conferenza stampa nella sede di LaPresse a Milano, a due giorni dall'udienza al Tas di Losanna. «Non guido una moto da Valencia 2019. Mi sento rapito, come se mi avessero rubato la vita. Il mio dovere è seguire le regole sperando che la giustizia faccia il suo corso. Sono grato a tutte le persone che mi hanno proposto qualcosa di interessante, in tutti i settori. Ma ho rifiutato tutto, la priorità è tornare il prima possibile in moto, sull'Aprilia, in pista», ha spiegato l'ex pilota abruzzese. «Non ho mai pensato di mollare, ho ancora molto da dire. Ho iniziato un progetto con Aprilia un anno fa e sento il bisogno di portarlo a termine», ha aggiunto Iannone.
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