La sonda della Nasa che toccherà l'asteroide Bennu

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La sonda Osiris-Rex della Nasa pronta a toccare l'asteroide Bennu: la sonda lo bombarderà per raccogliere campioni della sua roccia da riportare a Terra. Grande attesa in tutto il mondo: sarà la prima volta che una sonda americana tenterà l'impresa che è prevista a partire dalle ore 23,00 italiane e che durerà più di 4 ore. Raccogliere un campione direttamente da un asteroide offre un'opportunità unica di studiare le rocce che risalgono alla formazione del Sistema Solare, avvenuta più di 4,5 miliardi di anni fa. «Mentre i pianeti e le lune sono cambiati nel corso dei millenni, molti di questi piccoli corpi no», ha detto Lori Glaze, capo della Divisione di scienze planetarie della Nasa. «Gli asteroidi - ha aggiunto - sono come capsule del tempo che possono fornire una testimonianza fossile della nascita del nostro sistema solare». La sonda lanciata nel 2016 tenterà di raccogliere campioni da una zona al centro del sito Nightingale, del diametro di 16 metri, selezionato perché ricco di materiale a grana fine, ma sulla regione incombono massi delle dimensioni di un edificio. Durante la raccolta dei campioni, la sonda, grande quanto un furgone, dovrà tentare di posarsi su un'area che ha le dimensioni di qualche posto auto. La raccolta dei campioni durerà complessivamente 4,5 ore e prevede tre manovre per raggiungere la superficie dell'asteroide. La sequenza di discesa inizia con Osiris-Rex che accende i propulsori per lasciare la sua orbita sicura a circa 770 metri dalla superficie di Bennu e cominciare la discesa che durerà 4 ore. Arrivata a un'altezza di 125 metri, la sonda eseguirà un'altra manovra per 'aggiustarè la posizione e regolare la velocità. Circa 11 minuti dopo, a un'altitudine di 54 metri, la sonda frenerà e comincerà a prendere di mira il suo obiettivo. Osiris-Rex quindi scenderà sulla superficie, la toccherà per meno di sedici secondi e sparerà una delle sue tre bombole pressurizzate di azoto. Il gas solleverà il materiale dalla superficie di Bennu, mentre la sonda si allontanerà. Raggiunta una distanza di sicurezza, la sonda estenderà il suo braccio robotico che misura 3,4 metri di lunghezza e raccoglierà i campioni, 60 grammi di polvere e ghiaia da riportare a Terra entro il 2023.