La Storia in prima pagina con il Mattino: il nono episodio della graphic novel

EMBED

di Gigi Di Fiore

Nel nono episodio della graphic novel curata da Giffoni film festival per i 130 anni del «Mattino», prende corpo il decennio 1962-1972. Il giornale e la sua storia, negli anni del boom economico e della ripresa italiana significativi anche per “Il Mattino”, che passò dalla direzione di Giovanni Ansaldo, che sarebbe morto il 2 settembre del 1969, a quella di Giacomo Ghirardo. La redazione si era ormai trasferita e ben sistemata con la rotativa e tutti gli uffici amministrativi nei quattro piani della nuova e prestigiosa sede di via Chiatamone.

Il 10 giugno 1962 a Napoli si vota per il rinnovo del Consiglio comunale. La Dc gioca le sue carte per strappare palazzo San Giacomo definitivamente ai monarchici di Achille Lauro. “Il Mattino” di Ansaldo è naturalmente schierato con la Dc, azionista di minoranza del giornale. Il fondo del direttore Ansaldo, intitolato “Riepilogo”, era chiaro: “Per trarre profitto dalla Legge Speciale, Napoli deve avere un'Amministrazione Comunale assistita da una forza politica nazionale, che conti nel Governo e che inspiri l'azione governativa”. E’ la tesi della necessità di una sintonia politica locale con il governo nazionale per sostenere gli interessi della città, un argomento ripreso anche nella recente campagna elettorale pe le elezioni comunali napoletane nel 2021.

Il 21 giugno 1963 è il giorno dell’elezioni a papa del cardinale Antonio Maria Montini, in un Conclave che arrivò alla scelta nel suo sesto scrutinio. Il nuovo papa prenderà il nome di Paolo VI e succedeva a Giovanni XXIII che era stato un pontefice assai amato dalla gente. Il Mattino titola a nove colonne in prima pagina il giorno dopo, sabato 22 giugno 1963: “Come Roma e il mondo hanno appreso l’elezione del Cardinale Montini a Papa”.

Il 4 luglio 1965 c’è il passaggio di mano tra Giovanni Ansaldo, il primo direttore del giornale nel dopoguerra, e il piemontese Giacomo Ghirardo che era stato prima suo condirettore e ora ne prendeva il posto. Ansaldo continuò a collaborare con il quotidiano e fu tra le firme del numero speciale del 16 marzo 1967, che celebrò i 75 anni di vita del “Mattino”. “Il nostro impegno” era in quel numero il titolo dell’articolo in prima pagina di Ghirardo che scriveva: “La fiducia, l'appoggio, il conforto del sempre crescente numero di lettori (con la elle maiuscola) di questo giornale sono la ragione vera e unica della forza del prestigio acquisiti da Il Mattino nella sua lunga vita”.

E’ il decennio dello sbarco sulla luna, nel luglio del 1969. “Il Mattino” dedica all’avvenimento cinque pagine, approfondendone tutti gli aspetti. Era il 21 luglio 1969 e il titolo a caratteri di scatola grandi era: “Camminano sulla luna” con occhiello- commento “La più grande conquista dell'umanità”. Il pezzo di commento era del direttore Ghirardo, intitolato “Al servizio dell'uomo”. Nell’estate del 1970, ai campionati mondiali di calcio in Messico, l’Italia guidata dal commissario tecnico Ferruccio Valcareggi si piazza seconda. Era la squadra che due anni prima aveva vinto gli Europei con Riva, Mazzola, Rivera, Facchetti e anche il napoletano Antonio Juliano, che disputò pochi muniti nella finale persa contro un inarrivabile Brasile per 4-1. Ma la “partita del secolo”, celebrata anche con una lapide allo stadio Atzeca in Messico, fu la semifinale contro la Germania, vinta 4-3 dagli azzurri dopo due straordinari tempi supplementari. L’incontro finì tardi per il differente fuso orario tra Italia e Messico e per questo i giornali se ne occuparono due giorni dopo. Così, venerdì 29 giugno 1970, Il Mattino inserì il titolo principale su quella partita nella pagina 12 che apriva la sezione Sport. “Degni del titolo mondiale” diceva il beneaugurante titolo, sul pezzo firmato dall'inviato, Giuseppe Pacileo. Una delle penne illustri del giornale, uomo di cultura e dalla prosa brillante.