Bava di lumaca per creme antirughe, il progetto di Claudia Mercuri diventa realtà: ecco i cosmetici totalmente made in Tuscia

Claudia Mercuri mentre alleva le lumache da cui ricava bava per creme antirughe
Claudia Mercuri mentre alleva le lumache da cui ricava bava per creme antirughe
di Federica Lupino
Lunedì 20 Novembre 2017, 17:53
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"Non ho pensato ad un testimonial che potrebbe promuovere la mia linea cosmetica ma se devo sognare mi piace farlo in grande, in modo eccessivo e a volte anche ironico. Immaginate Samantha Cristoforetti che nel prossimo viaggio viene interrotta da un collegamento mentre sta utilizzando She’s in assenza di gravità". Punta in alto, addirittura alle stelle Claudia Mercuri. 36 anni, nata a Roma ma trasferitasi a Sutri all'età di 10 anni, è laureata in lingue e letterature straniere all'Università degli studi della Tuscia. Tutti la conoscono come "la ragazza di e-Choose", un portale creato 5 anni fa per promuovere la Tuscia dal punto di vista storico, culturale e commerciale. Ma adesso in molti la ricorderanno per la sua nuova avventura: "She's", ovvero la crema realizzata con la bava di lumaca, l'ingrediente antirughe che fa impazzire tutte le donne. Prodotto 100% naturale e 100% Made in Tuscia.

Come le è venuto in mente di produrre creme ricavate dalla bava di lumaca? 
«She's nasce da un attento studio riguardo al mondo delle chiocciole ma anche dall'amore per il territorio che offre uno degli habitat preferibili per l'allevamento delle lumache. La mia ambizione è quella di creare una linea cosmetica che "profumi di territorialità " e faccia conoscere la Tuscia attraverso un prodotto di altissima qualità».
Quando hai iniziato e dove è la produzione? 
«She's ha un carattere fortemente artigianale. Il nostro allevamento ha sede a Sutri, abbiamo avviato l'azienda agricola a marzo dello scorso anno. L'azienda è stata fortemente voluta da mio fratello Marco e da un nostro amico, Aurelio. Sono loro che si occupano a tempo pieno dell'allevamento. La parte più impegnativa è stata la realizzazione dell'impianto elicicolo ma anche oggi che ormai è avviato richiede un impegno attento e costante dato che si tratta dell'allevamento di un animale che necessita di continue cure. Il nostro è un allevamento a ciclo biologico completo, abbiamo impiegato mesi per la realizzazione delle vasche dove poi abbiamo inserito le prime chioccioline, circa 24.000».
Come riuscite poi a estrarre la bava?
«Attraverso l'ausilio di una macchina artigianale che ha progettato mio fratello nel pieno rispetto dell'animale. Alcune macchine in commercio prevedono la stimolazione elettrica, ma  questo è quanto di più lontano dalla nostra politica aziendale. La nostra è un'azienda cruelty free».
È facile per un giovane nel Viterbese fare impresa?
«A dispetto di quanto si possa pensare credo che fare impresa nella provincia di Viterbo sia un'ottima palestra di vita. Offre grandissime possibilità e ciò che mi ha colpito da subito è stata la fitta rete di imprenditori che investe nel territorio e si adopera ogni giorno per contribuire allo sviluppo della provincia, facendo rete tra loro. La collaborazione è fondamentale».
Ha già altre idee in cantiere? 
«Ora sono concentrata sulla linea cosmetica ma sono tanti i progetti. Mi piacerebbe dedicare una parte della bava estratta dal nostro allevamento per la realizzazione di prodotti farmaceutici». 
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