Botte e stupri dal compagno, un anno da incubo

Botte e stupri dal compagno, un anno da incubo
Lunedì 28 Ottobre 2019, 10:05 - Ultimo agg. 29 Ottobre, 16:20
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Picchia e violenta la compagna, arrestato 34enne. L'uomo, un cittadino straniero residente nella Tuscia, è finito in manette sabato mattina con l'accusa di maltrattamenti e violenza sessuale. A portarlo nel carcere di Mammagialla gli agenti della Squadra mobile - in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Viterbo - dopo un'indagine lampo.

Tutto nasce solo qualche settimana fa, quando la donna arriva al pronto soccorso di Viterbo con il naso e le costole rotte e una prognosi di 30 giorni. Immediatamente viene inserita nel percorso rosa, previsto per le vittime di violenza domestica. Quando arriva una persona con ferite o traumi sospetti, viene portata nella stanza speciale, dove la donna trova un'équipe addestrata composta da medici, infermieri, psicologi e forze dell'ordine che cercano di aiutarla.


Tutto ruota intorno a lei: gli esperti la visitano, la ascoltano e la seguono passo dopo passo con la massima riservatezza. Non la forzano a sporgere denuncia, ma le fanno capire che non è sola. E può uscire dall'incubo. Gli accertamenti del personale della Mobile, specializzato nel trattare i reati di violenza di genere, hanno così permesso di rilevare che la vita della vittima era costellata da numerosi episodi di violenza che l'uomo, da un anno, perpetrava nei confronti della donna. Dodici mesi di violenza indicibile in cui la vittima ha sopportato in silenzio.

La ragazza avrebbe raccontato durante un'audizione protetta episodi di violenza fisica, psicologica e sessuale, alcuni definiti dagli agenti «di violenza indicibile». In diversi casi dopo essere stata pestata selvaggiamente la donna era stata anche costretta a subire rapporti sessuali. Al termine delle indagini, suffragate, oltre che dall'audizione della vittima, anche da diverse testimonianze, la Procura, condividendo le risultanze investigative, ha chiesto al gip l'emissione nei confronti dell'uomo della misura della custodia cautelare in carcere.

La vittima è stata portata in un centro dove potrà iniziare un percorso per uscire dall'incubo in cui ha vissuto per più di un anno.
 
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