Civita Castellana resta a destra: Luca Giampieri sindaco senza spareggi per poche schede. Sinistra a picco

Luca Giampieri festeggia dopo la vittoria
Luca Giampieri festeggia dopo la vittoria
Martedì 22 Settembre 2020, 18:10 - Ultimo agg. 18:32
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Luca Giampieri, al fotofinish, è il nuovo sindaco di Civita Castellana. Questo ha detto lo scrutinio finale, il più lungo della storia è stato definito, delle elezioni comunali di domenica e lunedì scorsi. Il verdetto finale, al lordo di eventuali ricorsi degli avversari, registra un risultato del 50,60% raggiunto da Giampieri. Una cinquantina di voti in più per “evitare” il ballottaggio.

Poche decine di schede, quindi, grazie alle quali l'alfiere del centrodestra ha riportato la coalizione (Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia e civica Siamo Civita) al successo, nonostante la brutta figura di pochi mesi fa; qui infatti si tornava a votare per le comunali dopo il commissariamento arrivato in primavera, nato dal naufragio della precedente giunta Caprioli retta da Lega e Fratelli d'Italia.

«Noi auspicavamo di vincere al primo turno  - ha detto il neosindaco - perché abbiamo messo in campo una nuova squadra, rispetto all'inconveniente della precedente giunta dopo le dimissioni. Abbiamo fatto un ottimo lavoro in campagna elettorale e i risultati ci hanno premiato. Ora abbiamo una grande responsabilità sulle spalle».

Al responso, di questa lunga giornata, mancava solo una sezione: quella in località La Penna storicamente vincente per la destra. Giampieri era risultato essere avanti anche in tutte le altre 15 sezioni. Molto più lungo lo spoglio affrontato nella sezione 4, dove uno scrutatore è ricorso alle cure mediche (da qui la sospensione dei lavori nel seggio). 

Una vittoria al primo turno, quindi. Giampieri ha messo in riga il candidato del Pd, con Domenico Cancilla, che ha sperato di conquistare in extremis un ballottaggio dagli esiti quasi scontati. La differenza alla fine è stata di poche decine di voti. Per la sinistra civitonica, arrivata divisa e senza obiettivi concreti al voto, una seconda sconfitta dopo quella della primavera 2019 che è destinata a segnare profondamente il futuro su questo territorio.  

Riguardo alla composizione del prossimo consiglio comunale, dai dati ufficiosi alla maggiaranza andranno 10 seggi (5 FdI, 3 Lega e 2 FI), contro i 6 della minoranza (3 del Pd, 2 a Rifondazione e 1 ai 5 Stelle). Dopo una lunga conta fino all'ultimo voto, si è arrivati a comprendere che non ci sarà un secondo round elettorale il 4 ottobre.

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