Decine di migranti e operatori in quarantena nei centri di accoglienza di Orte e Proceno

L'ingresso del centro di accoglienza a Orte presidiato dai carabinieri
L'ingresso del centro di accoglienza a Orte presidiato dai carabinieri
Sabato 1 Agosto 2020, 11:31 - Ultimo agg. 16:40
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Due centri di accoglienza straordinaria in isolamento: l’Hotel Carpe Diem di Orte e un bed&breakfast a Proceno, gestito dalla Ospita srl, dove sono stati rispettivamente scoperti uno e due casi di positività al Covid-19. Si tratta di migranti provenienti dal Bangladesh e asintomatici. I tre fanno parte del gruppo di 12 arrivati nell’ex convento di Valentano la notte tra martedì e mercoledì. Il tampone, inizialmente previsto il mercoledì mattina, è stato rinviato dopo che la Prefettura ne ha deciso il trasferimento a Orte e a Proceno. Il test è stato quindi effettuato giovedì mattina e refertato in nottata.

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I compagni di viaggio arrivati con loro (altri 20 richiedenti asilo, sempre smistati tra Orte e Proceno) sono stati invece subito sottoposti ai test e risultati negativi. Stesso responso per i 35 migranti giunti nei giorni scorsi e sempre accolti dalla Di Mari Group srl e dalla Ospita Srl. La positività al coronavirus dei tre ha costretto comunque tutti alla quarantena obbligatoria. Entrambe le strutture sono ora presidiate 24 ore su 24 dai carabinieri per evitare problemi di ordine pubblico. In isolamento anche alcuni operatori delle strutture.

La notizia ha ridato adito alle polemiche politiche scoppiate già nei giorni scorsi. Parla di “dilettanti allo sbaraglio” il senatore di Forza Italia, Francesco Battistoni: “In provincia di Viterbo, esattamente a Proceno e Orte, queste persone, riscontrate positive, hanno avuto libertà di circolare all’interno dei comuni, frequentando spazi e luoghi pubblici per diversi giorni senza che nessuno sapesse nulla sulla loro salute”. Notizia in realtà smentita dalle autorità in quanto i migranti erano stati messi in quarantena preventiva non appena arrivati. Polemiche trasversali agli schieramenti: anche Angelo Ghinassi, sindaco di Acquapendente ed espressione del Pd, afferma: “Prosegue la solita modalità “dall’alto” senza interpellare i sindaci. Si continua imperterriti a scavalcare i territori e chi li rappresenta. Spero che chi si è preso questa responsabilità sia in grado di gestirla, evitando ogni rischio di contagio”. Voci critiche anche dalla Lega, con il senatore Umberto Fusco che chiede al Governo se “prima di inviare il gruppo con gli infetti nella Tuscia, è stato eseguito un esame preventivo del loro stato sanitario”.

Polemiche dirette alla Prefettura arrivano invece da Orte. “La gestione prefettizia della distribuzione dei migranti, peraltro non comunicata a questo Comune, lascia molte perplessità”, accusano. E annunciano un’interrogazione al ministro dell’Interno con richiesta di ispezione ministeriale urgente.

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