Droga dello stupro a domicilio, condannato a 4 anni e un mese di reclusione e 18mila euro di multa. Il 30enne di origini russe arrestato a giugno scorso dalla Squadra Mobile con una bottiglia di droga liquida aveva chiesto di essere processato con il rito abbreviato che consente lo sconto di pena.
L’uomo, residente a Carbognano, è stato condannato per possesso di stupefacenti. In particolare per il possesso di quasi due litri di Ghb, comunemente nota come droga dello stupro. Nello specifico si tratterebbe di poco più di un litro e mezzo di acido gamma-idrossibutirrico: in medicina è impiegato per curare l'alcolismo, (perché "mima" gli effetti dell'alcol, come il metadone per la cura della dipendenza da eroina), nel Nord Europa già da anni è usato a scopo pro sessuale, dove, nonostante sia un pericoloso stupefacente che inibisce il comportamento della vittima, è venduto legalmente.
Il trentenne russo sarebbe stato beccato dalla polizia con il pacco, contenete il liquido incriminato, in mano.
L’imputato durante il dibattimento, davanti al giudice del Tribunale di Viterbo, aveva spiegato il vero motivo di quell’ordine. «Ero depresso e l’ho provata. Mi ha calmato e dato un senso di euforia». Versione confermata anche dalla mamma che inizialmente aveva detto che si trattava di detersivo. Secondo gli investigatori invece si tratterebbe proprio di droga dello stupro, che tra gli effetti ha anche quello dell’euforia. In base alle indagini, con un litro di droga sarebbero potute essere immesse sul mercato 1.800 dosi.
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