La storia dei 134 ulivi abbattuti a Gallese, con la necessità di miglioramento del piano aziendale e l'introduzione di altra coltura arborea, è finita in Parlamento. Dopo la denuncia del Biodistretto della Via Amerina e del Wwf, i senatori del gruppo misto Elena Fattori, Margherita Corrado e Elio Lanutti (tutti eletti nel Movimento 5 Stelle), hanno presentato una interrogazione al ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli.
Secondo i parlamentari l'operazione avrebbe notevole impatto sulle misure destinate a supportare la biodiversità e la promozione del biologico sul territorio.«Si teme hanno scritto i tre parlamentari - che con la locuzione altra cultura arborea si intenda la sostituzione degli alberi di ulivo con un noccioleto; tale interpretazione è suffragata dal fatto che, nella conformazione delle colture dell'azienda agricola richiedente, i 134 ulivi rappresentano l'ultimo tratto di biodiversità rispetto al resto, costituito proprio dal nocciolo».
Ìl sospetto dei tre senatori che interrogano Patuanelli è che l'operazione possa portare all'incentivazione della monocoltura del nocciolo «con danno ambientale legato alla perdita di biodiversità.
Da qui la domanda. Il Ministro è a conoscenza della situazione? «E quali iniziative intenda porre in essere affinché vengano rispettate le indicazioni della Ue in tema di biologico e mantenimento della biodiversità?».